SI È SCAGLIATO CONTRO PERCHÉ AVEVA MULTATO IL FIGLIO TROVATO A BORDO SENZA BIGLIETTO

IL PROCESSO
È arrivata la condanna per Alberico Bevilacqua, l’uomo residente a Bastia Umbra che, insieme alla moglie, aggredì tre controllori di Busitalia “colpevoli” di aver multato il figlio. Il giudice Alessandra Grimaccia, della sezione penale del tribunale di Perugia, lo ha riconosciuto colpevole e lo ha condannato a 10 mesi di reclusione, al pagamento delle spese processuali e al risarcimento dei danni alle parti civili, da definirsi in separata sede. A carico dell’uomo anche il versamento di una provvisionale di 1.000 euro a favore di Busitalia e 500 euro a testa per ciascuno dei tre controllori aggrediti, assistiti dall’avvocato Valeria Passeri. Dovrà inoltre sostenere le spese di costituzione delle parti civili, pari a 1.800 euro ciascuna. I fatti risalgono al 14 febbraio 2023, lungo la tratta tra Assisi e Bastia Umbra. Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Perugia, il figlio minorenne della coppia era salito sul mezzo senza biglietto. Al momento della contestazione della multa, il ragazzo aveva chiamato i genitori, che si erano precipitati sul posto. Stando all’accusa, i genitori avrebbero aggredito verbalmente e fisicamente i controllori, accusandoli di aver “sequestrato” il figlio. Il padre, secondo quanto emerso in aula, avrebbe colpito uno dei controllori con una manata al petto. Tra le frasi minacciose rivolte dalla madre agli addetti al controllo: “Vi ammazzo tutti quanti, pezzi di m…, str…, vi gonfio”. Un linguaggio e un comportamento che hanno aggravato la posizione dell’uomo finito a processo per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali in concorso, percosse e interruzione di pubblico servizio. L’episodio, particolarmente violento, ha avuto ripercussioni anche sul servizio: il bus è rimasto fermo a lungo, senza completare la corsa nei tempi previsti, motivo per cui è stata contestata anche l’interruzione di pubblico servizio. Uno dei controllori ha riportato una contusione toracica e uno stato ansioso, a seguito dell’aggressione subita.
Massimiliano Camilletti

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