Luca Sonno Ingegnere informatico ha fatto di ecosostenibilità e fonti rinnovabili il suo lavoro

Da bambino ero attratto dal funzionamento di giochi e apparati elettrici Li smontavo per vedere
cosa ci fosse dietro”

di Rita Boini
BASTIA UMBRA Luca Sonno è ingegnere e dell’efficientamento energetico è un sostenitore convinto, tanto da farne, e con successo, una professione ma anche, e soprattutto, un principio etico. E pensare che gli studi lo avrebbero dovuto portare altrove. Anche se, spiega Sonno, il luogo dove è nato e cresciuto e tutt’ora vive, con moglie, figli e due gatti, potrebbe aver segnato il suo destino.- Ingegnere, lei parla della sua città come di un luogo particolare.
Bastia Umbra è stata una delle prime città che, all’inizio del Novecento, avevano già l’illuminazione elettrica pubblica, grazie a un generatore idroelettrico che azionava una macina dei cereali. Un mondo particolare e avveniristico in un’Umbria ancorata a lungo ad antichi modi di vita.- E lei come ci è cresciuto ? Ero curioso fin da bambino sul funzionamento delle attrezzature, dei giochi, degli apparati elettrici. Ero uno di quei bambini che smontano i giocattoli per vedere cosa c’è dietro ma non parlo di giochi tradizionali, parlo di giochi più moderni e complessi. Sono nato nel 1969 e quando ero bambino il mondo già stava velocemente cambiando.- Quindi cosa ha fatto? Dopo le superiori mi sono laureato in Ingegneria elettronica all’università di Perugia e ho iniziato la mia formazione lavorativa in ambito elettrico e di progettazione di impianti e macchine a controllo numerico. – Ci spieghi cosa sono. Si tratta di macchine azionate da un programma che per mezzo di un computer eseguono determinate funzioni. – Un campo molto diverso dalla sua attività attuale Prima di tutto devo sottolineare che gli studi di ingegneria predispongono a un modo di pensare, a una formazione di base che è utile in molti campi. E poi, per quanto mi riguarda, è successa una cosa straordinaria. – E cioè? Mi è capitata l’occasione di un lavoro per un’azienda nel settore delle case in legno, non dovevo né progettarle né costruirle, ero ancora nel campo dell’elettronica. Ma mi sono innamorato del concetto di case ad alte prestazioni energetiche, con cui per caso ero entrato in contatto. In quel periodo ho lavorato per circa un anno e mezzo per un’azienda di termoidraulica di Ponte San Giovanni, facevo consulenze e qui c’è stato il momento del grande passaggio. Ai clienti che venivano per cambiare la caldaia del riscaldamento che non funzionava più o che si era rotta suggerivo di fare una cosa del tutto diversa, di lasciar perdere la vecchia caldaia e di adottare sistemi del tutto nuovi a cominciare dalle pompe di calore all’adozione di isolanti. Insomma di ripensare al progetto fino a quel momento consolidato di caldaia per il riscaldamento e di vedere il tutto nell’ottica di un sistema che considerasse l’intera abitazione, all’insegna dell’efficientamento energetico. – Un passaggio che le sarà costato impegno e studio.
La mia natura di cercare di ottimizzare e migliorare le cose ha trovato in questo settore terreno molto fertile. Ho studiato con impegno, investendo tempo e anche denaro. Nel frattempo ero affiancato nei miei progetti da Beatrice Marconi, che è ancora mia socia. Dopo numerosi corsi di specializzazione con Enea, Casa Clima e altri, anche sulla certificazione energetica degli edifici, ho iniziato il mio lavoro di consulenza e di progettista di case a elevate caratteristiche energetiche. – Quindi ha iniziato a studiare e lavorare a tutto tondo sull’idea di efficientamento energetico. L’idea di una casa che non ha costi energetici mi ha sempre affascinato, sia dal punto di vista tecnico che di comfort. Per molti anni mi sono occupato di consulenza presso rivenditori di materiale edile poiché la cultura degli isolanti termici negli edifici non era per nulla entrata nella nostra cultura. Adesso parlare di dieci centimetri di isolante è quasi naturale ma 15 anni or sono in Italia centro meridionale era una cosa molto rara. Questi concetti sono nati al nord, in particolare in Trentino e in Alto Adige, ma da noi, in Umbria, erano del tutto sconosciuti. Un concetto che però negli ultimi anni si è diffuso anche da noi. Certo ed è un concetto complesso, non si parla solo di isolamento e di qualche altra soluzione, come era all’inizio. Oggi costruire case ad alta efficienza energetica, di fatto autosufficienti, vuol dire anche attenzione ai materiali, che dovranno essere ecosostenibili, come la fibra di legno o la lana di roccia. Materiali senza inquinanti chimici, come colle poliuretaniche. Si punta a impianti termici semplici che permettono il ricambio dell’aria e la deumidificazione dell’aria, problema questi che sono molto comuni in modo particolare nelle nuove abitazioni. – E per riscaldarci e per avere energia elettrica abbiamo soluzioni diverse da quelle classiche? L’uso di energie rinnovabili come il fotovoltaico e le pompe di calore permette di essere indipendenti dalle energie fornite dai venditori. – Sono soluzioni destinate solo agli edifici di nuova costruzione?
Certo che no, anche nella ristrutturazione ci può, e ci deve, essere sempre attenzione ai materiali e quando possibile l’adozione di fonti rinnovabili.- Ci dia qualche consiglio di base. La prima regola è sempre isolare l’edificio come si fa con una coperta sul letto in inverno. Il primo passo deve essere, infatti, la riduzione delle dispersioni e solo dopo si può parlare di impianto termico. Immaginate che una barca può fare il giro del mondo con una semplice vela usando solo l’energia del vento. Questo dobbiamo fare con le nostre case. – Perciò l’ idea di un edificio del tutto autosufficiente dal punto di vista energetico non è fantascienza? Certo che no, è un obiettivo già possibile da raggiungere e in futuro potremo arrivare ad altri incredibili risultati.

Il profilo

BASTIA UMBRA CITTA’ ALL’AVANGUARDIA
Luca Sonno è nato e vive a Bastia Umbra, una città, spiega, fin dai primi del Novecento, tra le più tecnologiche dell’Umbria e anche d e l l’Italia. In questo clima cresce curioso di tecnologie e si laurea in Ingegneria informatica. Ma la sua strada cambia quando si imbatte in casette in legno prefabbricate, esempio perfetto di quasi totale efficienza energetica. Corsi, studi con enti come Enea, e una grande passione ne hanno fatto un qualificato esperto in questo campo.

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