Comunicato stampa consiglieri opposizione Bastia Umbra

BASTIA UMBRA In merito al comunicato diffuso da alcune forze politiche locali, riteniamo necessario chiarire con fermezza le ragioni che hanno portato il nostro gruppo ad astenersi dalla proposta di conferire la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese.
L’astensione non è stata ignavia né codardia politica, come alcuni cercano strumentalmente di far credere, ma una scelta ponderata e coerente con il nostro ruolo istituzionale.
Ecco i punti chiave, che evidenziano come questa proposta sia stata gestita con superficialità e logiche di puro posizionamento:
1. Questione di metodo, non di persona. La gravità della crisi umanitaria a Gaza e l’impegno di chi se ne fa portavoce non sono in discussione. Ciò che contestiamo è l’uso strumentale della cittadinanza onoraria: uno strumento istituzionale pensato per unire la comunità è stato trasformato in leva di divisione politica.
2. Coinvolgimento tardivo e confuso. La presunta “mancata condivisione” è figlia di un iter improvvisato. La proposta, incompleta e protocollata senza biografia né motivazioni come richiesto dal regolamento, ha costretto a una ricerca affrettata di consenso solo dopo la scoperta che serviva una maggioranza qualificata. Una gestione che rivela la mancanza di attenzione e competenza tecnica. Inoltre la vera condivisione si sarebbe avuta costruendo insieme un atto da votare in consiglio, cosa mai fatta.
3. Maggioranza qualificata significa responsabilità. Non è un dettaglio burocratico: la legge richiede ampia condivisione perché la cittadinanza onoraria rappresenta tutta la comunità. Una proposta incapace di ottenere consenso trasversale non può e non deve essere imposta, pena la spaccatura del tessuto cittadino.
4. Il Consiglio comunale non è un’arena ideologica. È importante che il Consiglio debba innanzitutto occuparsi di priorità locali. L’impegno per la pace e la solidarietà è doveroso ma deve trovare strumenti appropriati e soprattutto condivisi.
5. Rispetto delle sensibilità. Temi delicati come questo richiedono equilibrio e pluralità di vedute. Imparare a rispettare le diverse sensibilità non è eludere la questione, è fare politica seria e responsabile.
6. I fatti contano più dei simboli. La comunità di Bastia Umbra ha già dimostrato solidarietà concreta, dalla manifestazione alla raccolta fondi del 5 agosto per Gaza. Questi gesti parlano chiaro: l’impegno reale c’è e ce ne sarà. La propaganda invece non serve.
La nostra astensione non ha affossato la proposta, come vorrebbero far credere, ma ha evidenziato l’improvvisazione e la strumentalità della sinistra. Una volta di più, strumenti istituzionali sono stati piegati alla propaganda, e non all’interesse della comunità.
Nei tanti momento di incontro con i proponenti, in realtà abbiamo fatto proposte alternative, come ad esempio portare in consiglio lo stesso atto proposto e votato all’unanimità alla provincia di Perugia, ma la maggioranza di centrosinistra ha dimostrato ancora una volta di essere per il pensiero unico: o è esattamente come dico io, o niente. E la mancanza di proposte da parte loro, anche di fronte ad un epilogo viceversa ormai certo, è l’ennesima prova che anziché giungere ad un punto di incontro, si è volutamente creare bagarre politica… facendo leva su questo genocidio, strumentalizzandolo: è questa la cosa peggiore!
I fatti parlano chiaro: avevamo ragione, ed il comunicato stampa letto dimostra come l’ideologia politica continui a prevalere sulla responsabilità civica.


I gruppi consiliari di opposizione
Civica per Bastia
– Consiglieri Catia Degli Esposti e Fabrizio Raspa
Paola Lungarotti Sindaco – Consigliere Giulio Provvidenza
Fratelli d’Italia – Consiglieri Stefano Santoni e Francesca Sforna
Gruppo Misto (Forza Italia) – Consigliere Moreno Ricci

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