Assemblee nello stabilimento di Petrignano per fare il punto sulla richiesta di licenziamento collettivo

ASSISI (g.b.) Doppia assemblea ieri nello stabilimento Colussi di Petrignano. Quella peri turni della mattina, dalle 13 alle 14, e in serata, dalle 21 alle 22 per i turni del pomeriggio e della notte.Grande la partecipazione degli operai che si sono ritrovati a confrontarsi,insieme, sulle notizie uscite martedì dall’incontro in Confindustria a Perugia, ovvero l’annuncio dei 125 dipendenti che corrono un rischio sempre più vicino di vedere andare in fumo il posto di lavoro. La tensione, dopo la doccia fredda di martedì, è salita e adesso tutti guardano al nuovo
incontro, fissato per la prossima settimana, quando le parti torneranno a confrontarsi. “Se l’azienda è disposta a trattare andiamo avanti – dicono -, se resterà sui suoi passi sarà inevitabile pensare allo sciopero”. Pesante il clima dunque tra tutti i dipendenti Colussi che dopo l’annuncio da parte dell’azienda della richiesta di licenziamento collettivo per un numero di dipendenti addirittura superiore alle più nere previsioni della vigilia dell’incontro, guardano con terrore alla scadenza della solidarietà in dicembre. Da parte della proprietà Colussi nessuno ha voglia di commentare, così come dagli ambienti di Confindustria: situazione delicata, da seguire con attenzione e l’incoraggiamento del “speriamo che tutto si risolva”. Intanto ieri pomeriggio nell’ufficio a Santa Maria degli Angeli il sindaco di Assisi Stefania Proietti ha incontrato la Rsu dell’azienda Colussi insieme ad una rappresentanza della giunta comunale e ai capigruppo consiliari di maggioranza.Ribadita da parte dell’amministrazione comunale di Assisi la solidarietà ai lavoratori e la vicinanza ad ognuno di loro. Era presente all’incontro anche il sindaco di Bastia Umbra Stefano Ansideri.
“Il buon esito della vertenza Colussi per il Comune di Assisi – conclude il sindaco di Assisi Stefania Proietti – vuol essere un obiettivo da raggiungere attraverso un percorso costruttivo e mai distruttivo, risolutivo laddove risoluzioni si potranno trovare”. Intanto si aggiungono ulteriori testimonianze dal mondo politico, con toni anche duri. “Le criticità della Colussi,
così come quella della Ex Pozzi, della Novelli e della Perugina, della Merloni, hanno tutte un unico comune denominatore e cioè l’incapacità della classe politica di Pd e centrosinistra che governa la regione Umbria e il Governo centrale, nel saper gestire politiche economiche”. La denuncia arriva dai consiglieri regionali Lega Nord Umbria,Emanuele Fiorinie Valerio Mancini.
“Manca una politica industriale a livello nazionale e occorre una svolta seria anche in Umbria, con investimenti pubblici ed un impiego delle risorse europee che porti realente ad un rilancio
del lavoro”. Lo afferma il consigliere regionale Attilio Solinas (misto – Mdp) esprimendo “sconcerto per la volontà della Colussi di procedere al licenziamento di 125 tra operai ed impiegati
dello stabilimento di Petrignano di Assisi”.

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