Dopo l’abbandono dell’aula da parte della maggioranza
BASTIA — Tornerà a riunirsi nei prossimi giorni il Consiglio comunale, convocato per mercoledì prossimo e in seconda convocazione lunedì 23 maggio, dopo che i lavori erano stati sospesi per mancanza del numero legale. Si riprenderà dall’esame dell’argomento «Dopo le elezioni regionali: quale ruolo per questo territorio», proposto dai gruppi di minoranza e sul quale i consiglieri del centrosinistra hanno deciso di abbandonare l’aula. Sulla questione interviene il coordinatore di Forza Italia, Francesco Fratellini, per denunciare l’arroganza dei gruppi di maggioranza e in particolare del capogruppo Ds che, annunciando l’uscita dei consiglieri di centrosinistra, aveva rilevato che sull’argomento si erano già pronunciati gli elettori. In realtà quella scelta che sarebbe stata «miope», secondo Fratellini, evidenzia anche una carenza del rispetto delle regole e la volontà di non concedere alle minoranze il diritto di presentare argomenti al Consiglio. Un problema di agibilità democratica, che avrebbe messo in imbarazzo innanzitutto il presidente del Consiglio comunale, Andrea Tabarrini (Ds), uscito per disciplina di partito, e chi, come il professor De Martino (anche lui della Quercia), ha sostenuto che «la maggioranza non teme il confronto..», ma poi è uscito insieme agli altri consiglieri della coalizione. Resta da capire se la mancata elezione di un rappresentante locale in Consiglio regionale avrà ripercussioni negative sull’interesse generale della città.
m.s.
INCENDIO — Un incendio è scoppiato poco prima di mezzogiorno nella ex casa colonica all’interno dell’area Petrini, a ridosso dello svincolo del centro fieristico. I Vigili del fuoco del distaccamento di Assisi, allertati da un vicino, sono riusciti in pochi minuti a spegnere le fiamme, che hanno distrutto la moquette e annerito le pareti. L’edificio, utilizzato fino ai primi anni Novanta come centro direzionale della «Pic» (allevamenti zootecnici), è abbandonato da tempo. I pompieri hanno trovato, ormai in cenere, generi alimentari e rifiuti, segno che l’ex casa colonica era utilizzata da stranieri extracomunitari.
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