Operazione Ananke della guardia di finanza che ha scoperto i mancati versamenti delle ritenute effettuate in busta paga ai lavoratori. Scatta il sequestro preventivo

Società Era già stata oggetto di indagini in passato per truffa allo Stato

di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA L’operazione si chiama Ananke, che nella religione greca antica, è la dea del destino, della necessità inalterabile e del fato. Quasi a voler significare che era destino che, prima o poi, gli indagati fossero oggetto di indagini. Peraltro di nuovo, visto che la cooperativa, con sede a Bastia Umbra, già nota per aver ospitato minori con problemi psichici sebbene solo per fini sociali, che si è scoperta tenere per sé le ritenute dei dipendenti, pari a 850 mila euro, era già stata oggetto di indagini, per truffa ai danni dello Stato. I finanzieri del comando provinciale di Perugia, nell’ambito dell’operazione denominata appunto Ananke, hanno posto sotto sequestro preventivo somme di denaro per centinaia di migliaia di euro (in totale 450 mila euro), appartenenti a una società cooperativa.
Il sequestro ha avuto luogo a seguito della contestazione, da parte della Procura della Repubblica di Perugia, del mancato versamento di ritenute fiscali. Nello specifico, i militari della tenenza di Assisi guidati dal luogotenente Stefano Ricci hanno appurato che la cooperativa, aveva operato le ritenute sulla “busta paga” dei propri dipendenti e collaboratori, senza però versarle all’Erario. Visto il rilevante ammontare delle somme indebitamente trattenute (si parla di più di 850 mila euro), l’autorità giudiziaria ha ritenuto sussistere gli elementi costitutivi del reato di “omesso versamento di ritenute dovute o certificate” e ha ottenuto l’emissione, da parte del gip, di un provvedimento di sequestro per un valore pari al mancato versamento, poi ridotto, in sede di riesame, a circa 450 mila
euro. L’attività assume particolare rilievo in virtù dell’importanza ricoperta nel sistema tributario italiano dalle ritenute fiscali: è infatti compito del datore di lavoro occuparsi del corretto versamento, essenziale affinché la situazione fiscale e previdenziale dei lavoratori sia pienamente in regola. Le fiamme gialle assisane – come fanno sapere dal comando provinciale della finanza di Perugia – nell’assolvimento dei loro compiti a tutela dell’economia dello Stato,hanno così portato alla luce un fenomeno di evasione fiscale di ampia portata che danneggiava principalmente i lavoratori”.

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