Fino a domenica in tavola con i sapori di una volta Dall’antipasto primavera alla trippa di maiale
Costano-Gran finale domenica per la sagra della porchetta a Costano. Musica e buona cucina sono i principali protagonisti della kermesse. Tutte le sere nello stand gastronomico, che apre alle 19.30, si può scegliere tra svariati piatti: bruschetta “Aio e oio”, fantasia di bruschette, antipasto primavera, panzanella, rigatoni al sugo d’oca, penne alla norcina, polenta con funghi e polpa di salsicce, gnocchi di patate fatti in casa al sugo d’oca, bistecca di maiale alla brace, grigliata mista, trippa di maiale con torta, rollè di maiale in porchetta, porchetta in “Bellavista”, la “recchia” e lo “zampetto” con lo “n’tocco” del porchetta, tagliata di vitello alla griglia, torta al testo farcita, patatine fritte, verdura cotta. Inoltre per l’occasione è stato allestito anche l’angolo del ghiottone dove si possono gustare dolci e dessert. Il fulcro della sagra è anche il “Chiosco della porchetta”. È, qui che i maestri porchettai preparano i panini con la porchetta, gettonatissimi anche come spuntino dai ragazzi in tarda serata. Il tutto è accompagnato dall’ottimo vino del territorio e dalla musica dal vivo.
OGGI
Ore 21 – Si balla con l’orchestra “Marianna Lanteri”.
DOMANI
Ore 21 – Serata danzante con l’orchestra spettacolo “I Mirage”.
DOMENICA
Ore 21 – In pista con la musica dell’orchestra “Simpatia”.
COME SI GUSTA LA PORCHETTA
La porchetta dev ‘essere consumata il giorno stesso dell’acquisto. Le parti più gustose sono quelle grasse. La freschezza si riconosce dalla croccantezza della crosta. Essa è tradizionalmente servita in panini imbottiti di porchetta e crosta, ovvero la pelle del maiale, grassa e croccante.
di SIMONA MAGGI

UN PO’ DI STORIA
Nel DI secolo vi fu martirizzato San Rufino, primo vescovo di Assisi
COSTANO -Il nomedi Costano deriva dal latino costa, perché ilpaese sorge lungo la scarpata fluviale dell’antico corso del fiume Chiascio. Nel significato più esteso, dunque, Costanum sta ad indicare il concetto di “terra lungo la scarpa-
ta “. Proprio in questa zona, nel III secolo, fu martirizzato San Ruflno, primo vescovo di Assisi: inviso ai dominatori romani per la sua opera di evangelizzazione, venne annegato nel fiume legandogli al collo una macina in pietra. Le sue spoglie vennero conservate e venerate in questo luogo, fino al V secolo quando furono traslate nella città di Assisi. Nel 1817, per ordine diretto dello Stato Pontificio, Costano passò dal contado di Assisi a quello della ricostituita Bastia Umbra.

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