ASSISI ESPERTI A CONFRONTO CON LE ASSOCIAZIONI  LE RELAZIONI  Particolarmente apprezzate quelle di carattere tecnico illustrate da due specialisti «SE NON RINNOVI, la tradizione ti affoga». Così Giuseppe De Rita, segretario generale del Censis e presidente della Fondazione Internazionale Assisi, ha indicato la strada per uscire dalla crisi che avvolge il settore turistico di Assisi e il territorio. De Rita ha concluso l’incontro «Il futuro del turismo ad Assisi: prospettive economiche e nuove strategie», organizzato da Confcommercio, Consorzio AssisiSì, Fondazione Internazionale Assisi Onlus, Federalberghi e Consorzio Albergatori. «Un brand, nel caso specifico, il ‘marchio’, il ‘nome’ Assisi, va rinnovato, evitando di ammucchiare idee e scegliendo una strada precisa — ha detto De Rita —. C’è bisogno di una start-up ogni cinque anni: un cambiare, un rimettersi in moto». Ad aprire i lavori, moderati da Nicolangelo D’Acunto (Università Cattolica del Sacro Cuore), sono stati Sebastiano Vincenzo Di Santi, presidente della Confcommercio e il vicesindaco Giorgio Bartolini; poi le relazioni tecniche di Josep Ejarque (Fourtourism) e di Paolo Desinano (Cst Assisi). «Assisi deve individuare una strategia — ha rilevato Ejarque — e rinnovarsi come immagine. Sino ad oggi Assisi non è andata mai a vendersi: i turisti arrivavano. È impostata su un prodotto turistico, una modalità ormai è vecchi e superati. Vanno trovate nuove strade, rafforzando, in primo luogo, la competitività di quello che è il turismo religioso e tutto quello che offre San Francesco, ma anche cominciare a pensare a che cosa oggi il turista domanda e chiede ad Assisi; creando nuove opportunità per chi viene, ma senza fughe in avanti. Pubblico e privato devono lavorare insieme, creare un prodotto turistico Assisi, finanziarlo e venderlo». Desinano ha indicato nel ‘customer relationship manager’ (Crm) un’opportunità da sfruttare per meglio andare incontro alle richieste dei turisti e creare modelli capaci di migliorare l’accoglienza. «E’ fondamentale rinnovare i servizi di informazione e accoglienza ai turisti anche grazie alle opportunità che offre internet — ha spiegato Desinano — e di coniugarli con il Crm. Il turismo non può rimanere ancorato al passato, ma occorre una gestione del marketing al passo con i tempi e con le esigenze del mercato».
Maurizio Baglioni  
 
 Nazione-2010-10-10-Pag12

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