Museo e cenacolo nelle due chiese ora interessate da lavori di consolidamento e recupero 
 
BASTIA — Il «polo» museale si farà e, con tale progetto, saranno recuperate le chiese più antiche della città, destinate a diventare luoghi di incontro culturale oltre che di preghiera. Tali obiettivi potranno essere centrati grazie all’impegno convergente della parrocchia di san Michele Arcangelo e dell’amministrazione comunale. Il polo museale sarà l’antica chiesa di Santa Croce prospiciente piazza Mazzini, inagibile dal terremoto del 1997, e dove sono in corso lavori di consolidamento e ristrutturazione. Sede di incontri culturali sarà invece la chiesa di Sant’Angelo, recentemente acquisita dal Comune. La condivisione del progetto strategico sia per l’autorità ecclesiastica, che per l’Ente locale, è stata ribadita nel corso di un incontro tra l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Francesco Lombardi e dall’assessore Giuseppe Belli, e la parrocchia rappresentata dal parroco don Francesco Fongo e dalla direttrice del Museo della Cattedrale di Assisi, Teresa Morettini. L’obiettivo immediato è quello di reperire i finanziamenti necessari a condurre in porto i progetti; infatti, i fondi stanziati con la normativa di ricostruzione post-sisma coprono solo una parte dei lavori. Santa Croce, che resterà una chiesa aperta al culto, sarà un museo «vivo» dove saranno raccolte le opere artistiche locali e, quindi un luogo della memoria. Inoltre, potrà divenire sede di particolari celebrazioni. Sant’Angelo, invece, andrà a colmare una carenza avvertita soprattutto negli ultimi anni. Una volta recuperati, i due monumenti dovrebbero entrare nei percorsi turistici francescani del comprensorio assisiate, insieme alla chiesa delle Abbadesse.
m.s.

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