L’EREMO è meglio dell’hotel. Chi, in questa fase di crisi per il turismo, sembra riuscire a ‘tenere’, in Umbria e, in particolare nell’assisano, sono le strutture religiose che appaiono avere un qualcosa in più, in termini di appeal, rispetto all’ospitalità tradizionale, dagli alberghi agli agriturismi. Il target tradizionale? Le famiglie, o chi è veicolato da agenzie legate al mondo religioso. Ma il segreto è un altro:non solo strutture rinnovate, a prezzi competitivi, a servizi a tutto campo e di livello alto. E’ il tipo di ambiente che questi ‘rifugi’ dell’anima riescono a proporre: familiare, con presenza costante di religiosi o religiose, con la possibilità di spazi per incontri e addirittura per convegni, per momenti di riflessione, celebrazioni religiose. Insomma strutture che vanno incontro a chi sceglie l’Umbria per motivi prevalentemente spirituali e che, di questa peculiarità vuole usufruire al massimo anche per quanto riguarda l’alloggio e i pasti. Certo, anche per le strutture religiose qualche segnale di crisi arriva, con meno famiglie e più gruppi, con un calo dei pasti al ristorante e la richiesta di spazio per consumare quelli al sacco, ma la sensazione è che si tratti di un segmento capace di tenere anche in un frangente di difficoltà.
Maurizio Baglioni

Da Assisi una conferma: l’eremo è l’alternativa ad alberghi e agriturismo  — ASSISI —L’EREMO è meglio dell’hotel. Chi, in questa fase di crisi per il turismo, sembra riuscire a ‘tenere’, in Umbria e, in particolare nell’assisano, sono le strutture religiose che appaiono avere un qualcosa in più, in termini di appeal, rispetto all’ospitalità tradizionale, dagli alberghi agli agriturismi. Il target tradizionale? Le famiglie, o chi è veicolato da agenzie legate al mondo religioso. Ma il segreto è un altro:non solo strutture rinnovate, a prezzi competitivi, a servizi a tutto campo e di livello alto. E’ il tipo di ambiente che questi ‘rifugi’ dell’anima riescono a proporre: familiare, con presenza costante di religiosi o religiose, con la possibilità di spazi per incontri e addirittura per convegni, per momenti di riflessione, celebrazioni religiose. Insomma strutture che vanno incontro a chi sceglie l’Umbria per motivi prevalentemente spirituali e che, di questa peculiarità vuole usufruire al massimo anche per quanto riguarda l’alloggio e i pasti. Certo, anche per le strutture religiose qualche segnale di crisi arriva, con meno famiglie e più gruppi, con un calo dei pasti al ristorante e la richiesta di spazio per consumare quelli al sacco, ma la sensazione è che si tratti di un segmento capace di tenere anche in un frangente di difficoltà. Maurizio Baglioni

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