I funerali del ciclista morto dopo dieci giorni di agonia Per il decesso la Procura ha indagato quattro persone

BASTIA UMBRA Tanta gente, commozione e dolore per l’ultimo saluto a Francesco Fiorucci (foto), deceduto per le lesioni gravissime riportate mentre, in sella alla sua mountain-bike, percorreva il tratto di pista ciclabile tra Rivotorto e Santa Maria degli Angeli. Celebrazione eucaristica, nella chiesa di San Michele Arcangelo, presieduta dal parroco don Marco Armillei, con la presenza dei familiari – la moglie Serenella, la mamma Anna, i due fratelli Paolo e Claudio, i nipoti -, degli amici, di coloro che condividevano con lui la passione per le due ruote, la bicicletta e la moto. Santa Messa conclusa dalla commovente lettere della moglie Serenella indirizzata a Francesco, «il mio grande amore», con la quale ha ringraziato quanti sono stati vicini alla famiglia: «Sei stato un uomo felice e pieno di vita, hai fatto divertire tutte le persone in tua compagnia. La notizia del tuo incidente ha creato un grande dolore, tutti hanno pregato per te: parenti amici clienti, condomini e la gente del quartiere. Questo mi dà la forza e il coraggio per affrontare la vita con questo grande dispiacere». Al termine della celebrazione liturgica la tumulazione si è svolta nel cimitero di Umbertide, città di origine di Francesco Fiorucci che, trasferitosi a Bastia Umbra dopo il matrimonio, abitava a Borgo I Maggio. Incidente (verificatosi il 27 ottobre), il decesso (il 6 novembre) che hanno avuto anche uno strascico giudiziario, con l’apertura di un fascicolo da parte della Procura della Repubblica di Perugia – il Pm è la dottoressa Patrizia Mattei – con l’ipotesi di omicidio colposo nei confronti dei legali rappresentanti delle ditte che stanno eseguendo i lavori sulla ciclabile e del responsabile del cantiere.M.B.

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