Sconti fiscali da coprire con i bilanci, parte da Bastia la sfida per avere i soldi

Si attiva il fronte dei sindaci, in ballo milioni di sgravi per lo stop da Covid-19

I NOSTRI SOLDI

PERUGIA La partita è delicata e complessa come può essere la quella di eventuali sgravi per le imprese che durante il lockdown sono rimaste al palo. La partita è ancora più calda perché è quella dei rifiuti e di mezzo ci sono i bilanci dei Comuni e in fondo di sostegno alle perdite di gettito degli enti locali previsto dal decreto “Rilancio”.È calda perché, alla fine delle
scelte su come pagare quanto e quando, ogni Comune ha fatto da solo. Adesso si apre la sfida degli sgravi con una sfida alla burocrazia che potrebbe unire i Comuni dell’Umbria contro l’Arera, l’Agenzia che regola il mercato intervenendo sulla composizione delle tariffe.
L’unione che dovrebbe fare la forza passa per un ricorso al Tar dell’Anutel, l’Associazione nazionale uffici tributi enti locali,che ha messo i piedi nel piatto e aperto una sorta di class action viste le dimensioni che potrebbe avere..
La sfida è quella sulla potestà dei Comuni di decidere riduzioni e
sgravi per chi è rimasto fermo per il Covd-19. Solo per fare un esempio
basti pensare che a Perugia su 85mila utenze che devono pagare la tassa sui rifiuti, 13 mila sono le imprese .Il vulnus secondo Anutel è che Arera «ha ridisegnato le competenze, attribuendo potestà decisoria e regolamentare in materia di riduzioni tecniche ed agevolazioni fiscali, relative alla tassa
rifiuti agli Enti territorialmente competenti, costituiti in diverse regioni italiane dagli Enti di governo degli ambiti territoriali ottimali (Egato) ovvero Enti diversi dai Comuni. In tal modo-spiegano ancora da Anutel- Arera ha illegittimamente sottratto ai Comuni la potestà funzionale decisoria e regolamentare riservata nella materia tributaria». Comuni che da una
parte sono stati spogliati dalle decisioni e dall’altra rischiano di non
avare i soldi per le coperture di eventuali sgravi.
Sull’onda della sfida a colpi di carte bollate il primo Comune che si
muove è quello di Bastia, centrodestra senza Lega. «Ci stiamo pensando
», anticipa il vice sindaco Francesco Fratellini. Oggi previsto un vertice con il sindaco Paola Lungarotti che si starebbe muovendo verso i colleghi di altre città per capire che intenzione hanno.
Bastia ha bussato anche all’Auri per capire l’aria che tira e se l’Autorità guidata dal sindaco di Todi, Antonio Ruggiano (centrodestra), sia intenzionata a seguire la partita.
Logico il contatto in arrivo con Perugia la cui scelta avrebbe un
peso importante.Una sfida che ha una scadenza precisa visto che l’Anutel è pronta a guidare il ricorso la Tar dei Comuni che aderiscano
alla sfida entro sabato prossimo.
Tempi strettissimi. Secondo Anutel «le decisioni assunte dagli Enti territoriali di competenza rischiano di riverberarsi economicamente e finanziariamente sui bilanci dei Comuni che, subendo passivamente tali decisioni, verrebbero chiamati a darvi copertura con proprie risorse».Ecco
perché, tra l’altro, è decisiva la scelta dell’Auri. Il nodo è tutto lì, quello della copertura delle risorse. Perché, a fronte di uno sconto sulla Tari alle imprese i Comuni dovrebbero andare a trattare un corrispettiva riduzione dei costi del servizio con le società che gestiscono raccolta e conferimento
in discarica. La delibera Arera spiazza chi sta già facendo quei conti per dare una boccata d’ossigeno alle aziende sul fronte della fiscalità locale.
Luca Benedetti

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