Assisi La Giunta pensa a uno stop di qualche mese, il Comitato cittadino presenta un’osservazione al Prg
L’assessore: via libera all’alienazione dopo gli interventi per la frazione
di SILVIA BARTOCCI FONTANA

ASSISI – Potrebbero sciogliersi lunedì le riserve sul destino dell’ex scuola di Viole. Al prossimo Consiglio comunale, la mozione annunciata dall’opposizione potrebbe risultare vanificata dalla decisione del sindaco di sospendere momentaneamente la vendita dell’edificio. “Una sospensione di qualche mese – ha confermato l’assessore all’Urbanistica, Moreno Fortini -, potrebbe risultare la strada più percorribile, perché nel frattempo potrebbero prendere corpo le due prospettive pianificate per la frazione”.
La prima trance di interventi al campo sportivo, con il montaggio di una struttura già disponibile di 160 metri quadrati in legno per ospitare le attività delle associazioni, e la realizzazione del progetto della piazza (con spazi annessi di pubblica utilità), che avendo superato gli ultimi ostacoli si avvia alla fase progettuale. “In avanzata fase di realizzazione sia degli interventi al campo sia dell’iter progettuale relativo alla piazza – suggerisce l’assessore – la prospettiva della vendita potrebbe essere digerita meglio dagli abitanti della Viole, che vedrebbero soddisfatte le necessità di tutti: conservare uno spazio in centro magari destinato agli anziani e realizzare un funzionale polo sportivo, con annessi ampi spazi per le associazioni”. D’altra parte, l’Amministrazione non sembra propensa al ritiro definitivo del’edificio dal piano di vendita.
Per evidenziare i limiti di questa ipotesi, l’assessore Fortini ha sottolineato che “per rendere funzionante l’edificio e agibile l’intera struttura, sarebbero necessarie ingenti risorse reperibi li a scapito dell’intervento al campo sportivo, un’eventualità che scontenterebbe tutti”.
Non è dello stesso avviso il Comitato delle Viole che, deciso a continuare la battaglia per salvare la ex scuola, ha sottoscritto e presentato al Settore infrastrutture del Comune, un’osservazione al Prg strutturale per riclassificare la destinazione d’uso dell’edificio. “Il documento non è solo un atto di carattere tecnico – ha specificato in una nota il Comitato -, ma esprime la volontà popolare contraria alla decisione amministrativa, che priverebbe la frazione dell’edificio, al quale i cittadini sono legati da valori di carattere affettivo, culturale e di tradizione”.

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