Bagarre sul plesso delle Viole. Il Pd: se ne parli in Consiglio. Cianetti (Buongiorno Assisi): la decisione va riconsiderata
Raccolte 300 firme, l’assessore: ma abbiamo un progetto di grande qualità
di SILVIA BARTOCCI FONTANA
ASSISI – Dopo le riflessioni del gruppo Udc, che sulla scia della polemica relativa all’ex scuola delle Viole ha espresso perplessità sulla incerta copertura finanziaria del progetto che dovrebbe realizzarsi in seguito alla vendita dell’edificio, anche il Pd scende in campo e concretizza il proprio dissenso con una richiesta indirizzata al presidente del consiglio comunale Lucio Cannelli. “Per chiedere – si legge nel comunicato firmato dai consiglieri Claudia Travicelli e Claudio Passeri – che il dibattito sulla opportunità o meno della vendita, non sia limitato all’interno della maggioranza, ma affrontato nel prossimo consiglio comunale”.
E il fatto che la polemica imperversi anche fuori dalle dinamiche di maggioranza, lo dimostra l’intervento di Carlo Cianetti, candidato a sindaco nella coalizione “Buongiorno Assisi”, che dal blog della mongolfiera entra nel merito del dibattito dalla parte della gente. “Se si è creato un movimento di protesta contro la vendita dell’edificio – dichiara -, vuol dire che la decisione va riconsiderata”. E già aperto ad una riconsiderazione si è dichiarato l’assessore a Bilancio e Patrimonio, Moreno Massucci, che dopo un primo incontro avvenuto qualche giorno fa tra una rappresentanza dell’Amministrazione e il comitato di cittadini della frazione, ha espresso da parte sua piena disponibilità nell’accogliere le richieste della popolazione, ribadendo tuttavia che la decisione finale spetta comunque al sindaco e alla Giunta. “Sono necessari – ha concluso l’assessore – ulteriori confronti con i cittadini, per illustrare i dettagli del progetto di grande qualità, la cui realizzazione giustificherebbe a pieno la vendita dell’immobile”. Progetto ardito, secondo il consigliere provinciale Evian Morani, che ha portato all’attenzione pubblica il problema, perché potrebbe richiedere anni e un costo assai maggiore rispetto alla vendita dell’ex scuola. Intanto la volontà del comitato di cittadini, nato per creare un’attiva opposizione alla vendita dell’immobile, si rafforza e, dopo che in sole 18 ore la petizione circolata tra i residenti qualche giorno fa ha raccolto più di 300 firme, adesso l’obiettivo è raddoppiare e raggiungere un peso numerico determinante.

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