E’ IL GIORNO del «Ciclopellegrinaggio»in onore di Gino Bartali , il campione proposto dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane per un posto tra i «Giusti di Israele» a riconoscimento delle mille persone salvate, nel corso dell’ultima guerra, con i suoi viaggi in bici tra Terontola ed Assisi. Nelle canne della bicicletta nascondeva documenti falsificati che consentirono a tanti ebrei di sottrarsi alla cattura.
La manifestazione richiama in Toscana e in Umbria centinaia di ciclisti nel nome di Bartali. Sono 74 i chilometri tra Terontola (partenza ore 8.30) ed Assisi (arrivo previsto intorno alle 12.30), costeggiando prima il lago Trasimeno (Tuoro, Passignano, Magione). A Perugia non si terrà più — per improvvisi impegni dell’arcivescovo — il programmato incontro con Bassetti: ci sarà invece una sosta dei ciclisti a Pian di Massiano. In piazza San Francesco ci sarà anche Antonello Palmerini a ricordo della fraterna e lunga amicizia tra suo padre e Gino Bartali. Ospiti eccezionali il CT del paraciclismo Mario Valentini, i due ori olimpici di Roma Livio Trapè e Marino Vigna, nonché, ovviamente Adriana Bartali, consorte di Gino, e il figlio Andrea. La maglia gialla, con l’effigie di Gino Bartali, verrà consegnata a tutti gli iscritti. Dopo le premiazioni, degustazione di prodotti gastronomici umbri. Col prosciutto si completerà il panino che rievoca le due fette di “pane bianco e prosciutto” che Bartali riceveva dalle suore del Monastero di San Quirico di Assisi quando arrivava con il… materiale da falsificare e da riportare alla stazione di Terontola dove erano in attesa i destinatari dei documenti.
 
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