Bastiola, i risultati di un indagine dei servizi sociali


“Vogliamo un luogo per incontrarci”


BASTIA UMBRA – Un centro di aggregazione gestito dai giovani di Bastiola. L’idea è emersa nel corso dell’assemblea pubblica svoltasi mercoledì sera presso il centro sociale San Bartolo, dove sono stati presentati i risultati di “La Piazza”, un progetto curato dall’assessorato ai servizi sociali del Comune di Bastia. Il lavoro ha richiesto diversi mesi di lavoro, svolto da due rilevatori che hanno intervistato circa 200 famiglie al cui interno c’è almeno un giovane adolescente, ma anche anziani e titolari di attività commerciali presenti nell’area di Bastiola. “Scopo del progetto, finanziato dalla Comunità Europea – ha affermato l’assessore ai Servizi sociali e vicesindaco, Giorgio Antonini – è stato quello di fornire una fotografia dettagliata della realtà sociale della frazione, evidenziando i punti di criticità e le possibili soluzioni. E i giovani, secondo l’indagine, sono quelli ad avvertire maggiormente l’esigenza di un luogo, visto come punto di incontro per la socializzazione e lo scambio di esperienze”. Numerosi sono stati i ragazzi, ma anche genitori e nonni, che proprio per testimoniare questa esigenza sono intervenuti ieri sera all’assemblea moderata dell’assessore il quale, con l’intervento dei rilevatori, ha sintetizzato alla platea, il materiale raccolto. Nel corso della discussione, non sono mancati i riferimenti alla possibilità di realizzare un centro di aggregazione per adolescenti, un posto gestito però dagli stessi ragazzi, naturalmente con il supporto e l’esperienza degli operatori dell’Ufficio di Cittadinanza. “Con il confronto – conclude Antonini – siamo arrivati alla fase finale del progetto; ora dobbiamo tradurre in fatti concreti le intenzioni”. Del resto gli adolescenti di Bastia, non sono nuovi a questo tipo di analisi. Lo scorso anno, insieme ai ragazzi delle scuole medie e superiori dei Comuni dell’Ambito territoriale n.3 e con la collaborazione del dipartimento “Istituzioni e società” dell’Università di Perugia, sono stati i principali protagonisti della nascita di una campagna informativa e promozionale su alcune problematiche adolescenziali da loro stessi individuate.
Michela Dominici

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