Progetto innovativo della startup bastiola IdeAttivaMente che si fonda sull’uso dei pezzi Lego

di Alessio Vissani

BASTIA UMBRA – I mattoncini Lego inseriti nelle scuole.Un sogno irrealizzabile o soltanto un’operazione pubblicitaria dell’azienda nata in Danimarca? Niente di tutto ciò, ma una solida realtà chiamata Lego Education. L’innovazione di Lego Education, divisa in più parti per coprire tutti i cicli scolastici, dall’infanzia alle scuole secondarie di primo e secondo grado, sta nell’utilizzo dello strumento Lego a supporto di metodologie di studio e applicazioni quali, ad esempio, la robotica educativa. Ogni set, utilizzato dai tutor e insegnanti specializzati, è ideato per realizzare dei percorsi formativi con i ragazzi, ogni azione e ogni mattoncino che il formatore propone agli studenti è un qualcosa di stimolante e mai banale. La novità dei laboratori Lego è proprio stimolare l’apprendimento dei bambini e ragazzi sfruttando la creatività per imparare divertendosi. Il mattoncino diviene uno strumento per una finalità didattica e non solo di divertimento. La robotica educativa è tra le categorie più sfruttate perché unisce al coding la dimensione tangibile e materiale: il bambino tocca con mano costruendo quello che gli viene chiesto dal tutor. Il lavoro di gruppo è uno degli aspetti fondamentali ma senza dubbio il secondo aspetto innovativo è l’approccio legato alla risoluzione del problema; attraverso queste attività quasi inconsciamente il bambino o ragazzo è stimolato a cercare la soluzione confrontandosi soprattutto con gli altri, imparando a lavorare in squadra. La metodologia didattica ha l’obiettivo di guidare i bambini in modo attivo, creativo e collaborativo proprio per stimolare le conoscenze e la scoperta di nuovi contesti e strumenti.Quando si parla di creatività e innovazione l’Umbria, è tra le regioni più attive e anchein questo campo possiamo fregiare di una società nata da pochissimo ma già alle spalle diverse situazioni sperimentali fatte con varie scuole del perugino. IdeAttivaMente è una startup di Bastia Umbria nata dall’idea di un gruppo di amici, da anni impegnati nei settori dell’animazione, dell’educazione e del volontariato.Soci e collaboratori si sono formati per acquisire le competenze necessarie ad operare nel mondo educativo dell’infanzia e della preadolescenza. “Prima di tutto siamo appassionati Lego e proprioper questa nostra passione – dichiara l’ingegnere Roberto Raspa, formatore e collaboratore di IdeAttivaMente -quando abbiamo scoperto che c’erano dei corsi di specializzazione per divenire tutor e poter dare la possibilità alle scuole, ai ragazzi e anche alle aziende di potersi interfacciare con questi nuovi metodi di apprendimento, non abbiamo esitato e ci siamo fiondati su questi studi. Dopo un nostro periodo di analisi abbiamo creato questa startup con lo scopo di elaborare percorsi formativi e attività basate sull’uso di costruzioni, mattoncini e materiali di recupero applicati alla robotica educativa, allo sviluppo delle capacità narrative, alla progettazione e all’apprendimento cooperativo,puntando a riscoprire l’importanza del lavoro manuale e il valore delle tradizioni. Nonostante la Lego sia quasi prettamente maschile ci sono diverse femminucce che si avvicinano a questi laboratori e devo dire che sono le più brillanti. Nel mese di marzo è stata lanciata, con l’hashtag #lestudentessecontano, la campagna nazionale “Marzoilmese delle Stem” che vede proprio ribadire l’importanza delle studentesse negli ambiti tecnicoscientifici. Crediamo che con questi strumenti si possa trasmettere ai bambini e alle bambine un approccio innovativo che sarà loro utile nella vita di tutti i giorni indipendentemente dalla professione che saranno chiamati a svolgere; sono certo che in poco tempo anche nelle scuole ci sarà spazio per Lego Education”.

Dal Miur incentivi per lo sviluppo di competenze digitali e manuali

Crescono i bandi promossi dal ministero volti a incrementare pensiero computazionale e creatività dei ragazzi

BASTIA UMBRA Le metodologie usate in Lego Education si stanno sempre di più integrando nei programmi scolastici e non dovremmo stupirci se nei prossimi anni troveremo sempre più mattoncini nei banchi di scuola. Attualmente ci sono laboratori per mostrare ai bambini, insegnanti e genitori che cosa si può realizzare con Lego Education,ma già da tempo ci sono dei bandi per le scuole. Uno dei bandi attivi, al quale le scuole possono partecipare, è incentrato sullo sviluppo del pensiero computazionale, della creatività digitale e delle competenze di “cittadinanza digitale” e si può trovare nel sito www.istruzione.it/pon/.Anche il bando, di qualche mese fa, riferito agli Atelier Creativi, ha avuto molto successo e ha dato un impulso importante alla creazione di ambienti utili a sviluppare competenze digitali e manuali. Il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca è sempre più orientato a mettere a disposizione delle scuole finanziamenti per lo svolgimento di attività dilaboratorio che possano stimolare i ragazzi e che mettono al centro di tutto la scuola come spazio creativo capace di costruire esperienze didattiche memorabili.

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