Gli amministratori di centrodestra dicono la loro. Nevi (FI): “Basta personalismi”

di Marina Rosati
PERUGIA – I sindaci del centrodestra scalpitano e mai come in occasione delle prossime elezioni regionali vogliono far sentire la loro voce. Niente nomination venute dall’alto, basta accordi romani e avanti – pur con qualche distinguo sul cammino da seguire -con l’unica candidatura al momento spendibile che è quella del primo cittadino di Assisi Claudio Ricci.Non c’è stato nessuno dei rappresentanti delle tredici amministrazioni presenti alla riunione indetta lunedì sera a mettere in dubbio il nome del sindaco della città serafica. E l’invito, ormai sempre meno formale e più deciso, ha come destinatario il vertice di Forza Italia. Capeggiati dal sindaco di Bastia Umbra Stefano Ansideri, che si è preso l’impegno di di far quadrare il cerchio, i colleghi o loro emissari dei comuni di Sigillo, Nocera Umbra, Spoleto,Perugia,Deruta,Torgiano, Sellano, Norcia, Collazzone,Passignano, Montefalco e ovviamente Assisi, si sono espressi positivamente sulla candidatura di Ricci. “Anche perché – spiega uno dei presenti – si possono fare le primarie ma con chi? Chi sarebbe l’alternativa al sindaco di Assisi? Quello che è emerso chiaramente è che il partito non può dare un’indicazione senza tener contodi ciò che arriva dai territori”.Territori dove chi è a capo della macchina amministrativa vuole dire la sua basandosi sulla forza dei risultati, sulla popolarità delle persone. Insomma dalla base del centrodestra arrivano messaggi ben precisi, un invito che ha il suono di un aut aut. Sembra infatti che in alcune zone si stia lavorando a dei documenti ufficiali e prese di posizione con tanto di firme anche da parte di consiglieri comunali a sostegno della candidatura di Ricci.Dal canto suo il presidente del gruppodi Forza Italia in Regione, Raffaele Nevi,getta acqua sul fuoco delle polemiche accese dall’onorevole Pietro Laffranco, diventate incandescenti nella risposta al vetriolo dei vertici del partito. Ma non manca di fare una sonora reprimenda:“Mi stupisco che il centrodestra invece di discutere nelle sedi idonee dia questo indecente spettacolo di sé a pochi mesi dalle elezioni. È per questo che mi sento di fare un pubblico appello affinché prevalgano le ragioni dello stare insieme invece che i personalismi e le vicende del passato. Occorre, soprattutto se ci sarà il turno unico, che tutte le forze che si sentono alternative alla sinistra si uniscano in coalizione e trovino la convergenza innanzitutto sul programma che si vuole porre alla base del patto e, dopo, sulla scelta del candidato presidente che lo rappresenti insieme ad una squadra forte che batta in lungo e in largo la nostra Regione.Come ha autorevolmente affermato il coordinamento provinciale di Terni in un documento approvato all’unanimità solo qualche giorno fa e condiviso anche dalla coordinatrice Polidori,se non ci sarà una candidatura da tutti accettata (bisogna provarci con tutte le forze per trovarla) – scrive Nevi -non può che esserci l’opzione delle primarie attraverso la quale il candidato più forte prevarrà. Non possiamo accettare che ci sia l’unto del Signore da una parte e gli impresentabili dall’altra. Certamente non può essere neanche il contrario.Tutti sanno quanto non abbia mai gradito le scelte calate dall’alto e quanto queste abbiano inciso negativamente sulla storia del centrodestra umbro e allontanato il nostro elettorato.Occorre che nessuno faccia il moralista a seconda delle convenienze personali -conclude Nevi – e imbocchiamo l’unica strada che abbiamo per vincere, essere uniti per affermare un progetto di sviluppo e modernizzazione dell’Umbria”.

 

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