Geoli: “Nessuno si è fatto vivo”
 
 BASTIA UMBRA (L.B. ) – I Comunisti Italiani restano sull’Aventino. Pronti a strappare in giunta se il peso dentro alle istituzioni del Pdci non aumenterà. Massimo Geoli, capogruppo in consiglio comunale che ha fatto scoppiare il caso degli orari di apertura del Comune e alzato la voce sul ruolo di scorta del partito, è categorico: “Fino ad oggi leggo sui giornali delle dichiarazioni. Ma nessuno, in maggioranza ci ha convocato per parlare di quello che abbiamo posto sul tavolo. Forse sabato ci sarà un incontro. Stasera (ieri per chiu legge, ndr) i capigruppo hanno affrontano il caso Franchi, ma di quel riassetto di cui andiamo chiedendo da subito dopo la formazione della giunta Lombardi, neppure l’ombra”. Ma, parole di Geoli a parte, le trattative sarebbero avviate per ricomporre il caso. E sul piatto c’è un doppio binario per far rientrare la “rabbia” del Pdci. Da un parte un irrobustimento delle deleghe di Claudio Boccali assessore a Finanze e Ambiente al quale verrebbe assegnata anche la delega allo Sport e, dall’altra una nomina nell’Ato dell’acqua, per Enrico Angeletti segretario del partito, beffato per una manciata di voti alle recenti regionali. Soprattutto sul fronte della delega dello sport mai assegnata, gli sherpa del centrosinistra puntano molto, visto il grande peso dell’associazionismo sportivo in città. Ma, fino ieri pomeriggip, Geoli , era stato chiaro: “Non basta una delega in più. Noi abbiamo risultati elettorali importanti e altri ammininistrano”. Come dire, di visibilità vera il Pdci a Bastia ne ha poca.
 


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