I controlli della polizia. Droga: ragazzi nei guai
ASSISI – La pipì e il fuoco costano cari. La prima a un turista residente a Viterbo, il secondo ad un angelano. Il turista, 31 anni, nato in India ma ormai da anni stabilitosi nel Lazio, non ha resistito ai bisogni fisiologici e non ha trovato di meglio che un angolo tutt’altro che riparato a due passi dal teatro Lyrick per fare la pipì. L’uomo è stato denunciato dagli uomini della volante della polizia che sono arrivati sul posto e hanno chiesto conto e ragione della strana esibizione vicino al teatro affollato per uno spettacolo estivo. Atti contrari alla pubblica decenza è l’accusa per cui è scattata la denuncia. Per incendio colposo, invece, è stato denunciato a Santa Maria degli Angeli un uomo di 65 anni che aveva acceso un falò per liberarsi di stoppie ed erbacce che infestavano il suo terreno ed invece ha causato il rogo di un campo di grano. L’intervento dei vigili del fuoco ha scongiurato ogni rischio, quello della polizia ha fatto scattare la enuncia. I controlli disposti dal dirigente del commissariato, Alessandro Belsito, sono stati rivolti ad un capillare controllo del territorio. Così, qualche notte fa, sono finiti nella rete cinque giovani di Cannara . Due maggiorenni (37 e 19 anni) e tre diciassettenni che sono stati sorpresi a Rivotorto , appartatati in auto. La perquisizione ha fatto saltare fuori nove grammi di hashish, i cinque sono stati segnalati alla prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti. Denunciato per non aver rispettato gli obblighi dell’autorità giudiziaria un trentenne di Assisi di 30 anni che non ha firmato il foglio di controllo in commissariato. Infine sono stati denunciati, a Bastia Umbra , due albanesi residenti a Foligno di 23 e 24 anni. Durante un controllo di sera gli agenti hanno trovato nella loro auto un coltello e un cacciavite. La polizia sospetta che gli oggetti potessero essere utilizzati per forzare qualche porta delle abitazioni della zona e compiere forti. L’accusa con cui sono stati denunciati è detenzione di oggetti atti ad offendere.
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