Dopo la morte dell’extracomunitaria investita nella zona industriale mentre andava al lavoro 
 
 BASTIA – Grandissima impressione ha destato ad Ospedalicchio l’incidente  sulla superstrada di giovedì mattina sulla SS 75 all’altezza della zona industriale in cui è morta la donna 47enne ecuadoriana. Era, infatti, conosciuta nella zona dove lavorava come badante nell’assistenza di un anziano del posto. Oltre alla fatalità di un gesto ripetuto anche in precedenza nell’attraversare la superstrada a grandissimo rischio, i commenti della gente sono tornati ad insistere sul tema della sicurezza e del nuovo svincolo i cui lavori sono avviati ormai da oltre due anni. Fino alla metà degli anni Novanta, questo tratto della quattro corsie era stato teatro di una ventina di incidenti mortali e la lunga striscia di sangue doveva considerarsi finita con l’eliminazione degli attraversamenti a raso, chiusi da sette anni. Il tragico incidente ha tra l’altro riportato di stringente attualità il problema che insieme allo svincolo per le auto venga realizzato un sottopasso pedonale. Un’esigenza sentita non solo dagli extracomiunitari, ma anche da una parte consistente della popolazione della frazione bastiola, divisa in due dalla superstrada. In particolare i residenti nella parte a sud adiacente, all’area artigianale e commerciale, hanno notevoli difficoltà a raggiungere il centro di Ospedalicchio.
Qui hanno sede la chiesa, il centro sociale e il cimitero e, soprattutto per gli anziani, è un problema serio e pressante. E’ probabile che la richiesta si traduca in una petizione popolare, se l’amministrazione comunale non vorrà affrontare con tempestività il problema.
M.S.

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