L’assessore Fratellini: “Non consentiremo a nessuno di non rispettare i termini”
Sono 30 i lotti per i quali si registrano ritardi o inadempienze
BASTIA UMBRA (al.ga.) – Arrivano i primi risultati relativi alla verifica dello stato di attuazione del Pip, il piano degli insediamenti produttivi, che si trova nell’area industriale a sud della superstrada. Trentasei sono i lotti per i quali gli assegnatari hanno portato a termine il programma previsto dall’assegnazione, trenta sono quelli in merito ai quali si registrano invece ritardi e inadempienze. Volendo fare un focus su questi ultimi, questa è la situazione: su tre lotti è in corso un contenzioso con relativi ricorsi al Tar, il tribunale amministrativo regionale, su quattro lotti sono stati realizzati gli edifici, nonostante non vi venga esercitata alcuna attività d’impresa, su tredici lotti sono in corso i lavori per diversi stati d’avanzamento, mentre su nove lotti non risulta alcuna attività edificatoria e un lotto è stato riconsegnato all’ amministrazione comunale, che ha provveduto alla riassegnazione dello stesso. Questo studio è stato elaborato e riassunto da Roberto Guerciolini, responsabile dell’ufficio del Sit, il sistema informativo territoriale, per poi essere sottoposto da Francesco Fratellini, assessore alle Attività produttive, all’attenzione della giunta comunale di Bastia Umbra. La squadra di governo ha dato mandato all’assessore Fratellini di proseguire con la verifica della completa attuazione del Pip, per evitare che si giunga alla scadenza delle convenzioni senza che siano stati realizzati gli investimenti previsti. “Capisco le difficoltà dovute al mercato e alla crisi – considera l’assessore Fratellini – una certa elasticità nei tempi è ammissibile, ma non consentiremo a nessuno degli assegnatari di non rispettare i termini d’inizio dell’attività prevista, facendo scadere le convenzioni. Altrimenti verrebbero meno i presupposti che sono stati alla base dell’esproprio e, cioè, l’obbiettivo di evitare qualsiasi speculazione sul terreno. Il regolamento del Pip è stato modificato il 22 dicembre 2008 dal consiglio comunale a larga maggioranza e consente, a chi è in possesso dei lotti e che non vuole o non è in grado di portare a termine il programma di investimenti, la restituzione del terreno con il rimborso delle spese sostenute, comprese quelle per eventuali opere realizzate. L’alternativa è l’attivazione della procedura di revoca dell’assegnazione, che prevede, però, una penale pari al 20% del valore del terreno. I lotti che dovessero essere restituiti o rientrare in possesso del Comune attraverso la revoca dell’assegnazione, saranno riassegnati dall’amministrazione comunale a coloro che faranno richiesta in applicazione di bando pubblico”.

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