Agricoltura Dibattito a Umbria Fiere
BASTIA – La crisi del settore agricolo, non dipende solo da quella globale, ma dal fatto che l’agricoltura di oggi subisce gli effetti di due “rapine”. La prima è rappresentata dalla contraffazione e dall’utilizzo di prodotti provenienti da altri paesi che assumono le sembianze di prodotto italiano e l’altra, dallo strapotere di alcuni soggetti che approfittano dello scarso potere contrattuale dell’agricoltura all’interno della filiera agroalimentare, con i prodotti agricoli sotto-pagati senza alcun beneficio per i consumatori. Questi gli argomenti principali che Albano Agabiti, presidente Coldiretti Umbria, tratterà nel corso del Convegno “Crisi globale: come ne esce l’agricoltura umbra?”, promosso dall’Organizzazione agricola a Bastia Umbra in occasione di Agriumbria, domani alle ore 15.00 presso il Centro Congressi Umbriafiere. Pochi centesimi pagati agli agricoltori – spiega Agabiti – diventano euro al consumo, con il risultato di un aumento della forbice nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola, durante il quale i prezzi degli alimenti moltiplicano oggi in media cinque volte. Non meno grave – sottolinea Agabiti – è il danno per le imprese agricole causato dal “furto di identità”: secondo dati Coldiretti l’inganno del falso Made in Italy a tavola, dovuto alla vendita di prodotti alimentari pagati come italiani senza esserlo, costa 70 miliardi alle tasche dei cittadini e riguarda ad esempio due prosciutti su tre venduti come italiani, ma provenienti da maiali allevati all’estero.” Il Convegno sarà anche l’occasione per la presentazione, da parte del direttore Coldiretti Umbria Angelo Corsetti e del Presidente Gepafin Giacomo Porrazzini, della Convenzione stipulata tra CreditAgri Umbria, la società di Mediazione Creditizia di Coldiretti e Gepafin, per la promozione di interventi di garanzia in favore delle imprese agricole e agroalimentari locali.

Pdf: Corriere-2010-03-25-pag11

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