Il neoassessore Tardioli tiene duro sull’istallazione della videosorveglianza
BASTIA – Le telecamere per la videosorveglianza saranno presto una realtà e, a quanto si legge dalle note incrociate dell’assessore al Commercio Luigi Tardioli e di Forza Italia, il merito va senza dubbio al neoamministratore che, a due mesi dall’insediamento, si è distinto per dinamismo e intraprendenza. La sicurezza innanzitutto e, quindi, ben vengano le telecamere nel centro storico in particolare in piazza Mazzini, che successivamente potranno essere estese in altre zone a rischio. Con questa iniziativa si intendono colpire comportamenti illeciti nell’area-centro, soprattutto di notte, che sfuggono alla sorveglianza delle forze dell’ordine. Attenzione, però, che si tratta di un fenomeno da fronteggiare con sistemi propri dell’emergenza, quali le videocamere, che una volta installate potrebbero rappresentare una «normalità» tutt’altro che positiva. Il disagio sociale del centro storico, ma non solo di quest’area, ha cause piuttosto precise: lo spopolamento dei residenti, il degrado urbano, insomma una zona franca per i malintenzionati. Per rimuove gli effetti sarà bene porre mano alle cause, senza troppi indugi. Tornando alla polemica, Tardioli si compiace delle critiche di Forza Italia, che richiamavano le tesi del sindaco contro le telecamere per la tutela della «privacy», sottolineando che i berlusconiani sono rimasti spiazzati dall’iniziativa di un amministratore dello Sdi che «utilizza tecniche di marketing amministrativo care al governo nazionale di centrodestra». Il capogruppo di F.I. Susta osservava che le telecamere già montate presso la sede dei Vigili urbani e il municipio non sono utilizzate e quindi sarebbe preferibile impiegare gli stessi fondi (circa 30mila euro) per altre iniziative più efficaci, quali contributi per l’installazione di sistemi di allarme. L’assessore Tardioli, però, ha annunciato una gara per le videocamere che, assicura, saranno gestite con efficacia e nell’ambito della legge per la tutela della «privacy».
M.S.
Pubblicato su La Nazione 03/12/03
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