COMUNICATO STAMPA     Bastia Umbra, 28 aprile 2010
Presentati i risultati dell’indagine sui consumi delle famiglie
Luci ed ombre sono emerse dall’indagine sui consumi e sulle abitudini di acquisto delle famiglie di Bastia Umbra, integrata con un sondaggio sugli operatori del commercio. Evidenziate anche forti potenzialità del tessuto commerciale locale, che richiede sinergie tra operatori e con l’attività amministrativa del Comune. Ad illustrare la ricerca, martedì 27 aprile nella Sala del Consiglio comunale, è stato il dottor Andrea Kaczmarek, consulente ed esperto di marketing, incaricato dall’Amministrazione comunale di Bastia dell’indagine, che si è svolta tra gli ultimi mesi del 2008 ed i primi del 2009.    Si rileva una tendenza crescente dei consumi verso poli commerciali esterni, largamente compensata, però, dai clienti provenienti da altri Comuni che vengono a Bastia per gli  acquisti.  Le due ricerche hanno interessato, rispettivamente,  400  famiglie residenti e 200 operatori economici delle otto zone in cui, da anni, il territorio comunale è stato ripartito negli atti di programmazione. Per quanto concerne il commercio, tra le criticità segnalate dalle famiglie: il livello dei prezzi e la loro puntuale esposizione, l’insufficienza di iniziative promozionali; per quanto concerne le competenze del Comune: i parcheggi, regolamentazione del traffico e trasporti pubblici (soprattutto nelle aree centrali), manutenzione delle strade, dei marciapiedi e più in generale cura dell’arredo urbano, carenza di servizi igienici pubblici o di impianti sportivi. Queste segnalazioni in gran parte coincidono con quelle degli operatori economici che aggiungono l’eccessivo peso della concorrenza (50,4% degli intervistati) e, soprattutto, di tasse ed imposte (83.4% degli intervistati), le difficoltà burocratiche in genere, lo scarso spirito di iniziativa degli stessi operatori, la ridotta presenza di turisti. Numerosi sono, tuttavia, profili ed aspetti che riscuotono valutazioni positive da parte delle famiglie: dalla professionalità degli operatori, ampiamente riconosciuta, all’igiene e pulizia, alla qualità del servizio, alla presenza di verde, al ridotto livello di inquinamento, all’assenza di reali problemi di sicurezza. Sul fronte dei consumi è emersa una rilevante attrazione dei poli esterni costituiti dal centro commerciale di Collestrada, specie per il settore alimentare, e dalla città di Perugia per quello dei generi di acquisto sporadico, per quelli di abbigliamento e per la ristorazione,  settore per il quale, così come per pasticcerie e gelaterie, anche la vicina Santa Maria degli Angeli esercita un discreto richiamo. Scarso, invece, sarebbe, stando al campione intervistato, il richiamo di altre località come Foligno che pure rivestono elevato interesse commerciale. Le tipologie di esercizio preferite risultano la grande distribuzione per il settore alimentare per il quale riveste notevole peso il fattore prezzo, gli esercizi tradizionali, specializzati e di qualità per l’abbigliamento scelti soprattutto per la qualità, quelli specializzati o i grandi monotematici per i generi di acquisto più raro, per i quali spesso si accede anche direttamente alla produzione. Per i generi di acquisto ricorrente, ma in parte anche per l’abbigliamento, alta è la percentuale di acquisti presso  esercizi che consentono l’acquisto di generi appartenenti a diverse categorie merceologiche (ad esempio alimentari).  Il fenomeno della fuoriuscita di consumi, appena aumentato negli ultimi anni,  risulta, tuttavia, compensato dal notevole richiamo dall’esterno esercitato dalla rete di Bastia, di indubbia forza e qualità, stimato dagli stessi operatori intorno al 25%, con punte che superano il 40% per il settore dell’abbigliamento, per il quale il centro storico di Bastia continua a costituire un grande richiamo sia all’interno che verso l’esterno del Comune. Abbigliamento, calzature, articoli sportivi e per la pulizia e, soprattutto, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e simili sono, poi,  i generi segnalati dalle famiglie per eventuali incrementi di esercizi, laddove sul fronte della media o grande distribuzione non sono emerse ulteriori esigenze di rilievo, se non forse per  mobili, agricoltura e vivai, ricambi di auto e moto che hanno raccolto qualche segnalazione. In particolare la carenza di ristoranti è stata indicata da una famiglia su due. Famiglie ed operatori convengono sulla necessità di ravvivare il tessuto commerciale di Bastia; “altrimenti –  come hanno sottolineato il sindaco Stefano Ansideri e l’Assessore al commercio Francesco Fratellini – lo stare fermi può significare il superameno da parte di altre realtà, anche vicine, in crescita”. L’andamento delle vendite, infatti, è risultato negli  ultimi anni in leggero calo, pur non mancando aree del Comune o settori che hanno registrato una crescita. I momenti di crisi hanno investito, soprattutto, le attività alimentari e quelle di minore dimensione, come avviene in altre realtà del territorio regionale e nazionale. L’indagine sicuramente interessante costituisce un punto di partenza per un percorso che vede impegnati Amministrazione comunale ed operatori economici, ciascuno nel proprio ambito, nella valorizzazione delle notevoli potenzialità del tessuto commerciale di Bastia, con inneschi di positive sinergie, che pongano a sistema le varie componenti. Il testo integrale dell’indagine può essere richiesto all’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) del Comune di Bastia Umbra o nel sito internet del Comune, nella sezione riservata al Commercio.
Ufficio Stampa del Sindaco

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