Alcuni residenti a Ospedalicchio: «Inquinamento acustico e chimico stanno modificando la qualità della vita degli abitanti in modo preoccupante»

OSPEDALICCHIO – Il traffico aereo preoccupa, mobilitazione dal parte della cittadinanza. «L’indubitabile ricaduta negativa in termini di danno ambientale come inquinamento acustico e chimico, sta modificando la qualità di vita degli abitanti in modo preoccupante, in quanto il paese si trova interamente nel cono delle rotte, di decollo e di atterraggio, con il rischio che ne deriva sotto ogni aspetto». E’ quanto lamenta Bruno Mommi, anche a nome degli altri residenti della frazione, sulla scia anche di una petizione. Così se da un lato l’aeroporto internazionale dell’Umbria «San Francesco d’Assisi» fa registrare nuovi record in termini di passeggeri transitati (500.000) e con l’aumento dei gate di imbarco (passati da 4 a 6), gli abitanti si stanno mobilitando con una lettera inviata al sindaco Paola Lungarotti che a sua volta ha scritto ai soggetti interessati alla questione. passeggeri transitati da inizio anno. «Se alla attuale situazione, già compromessa – dice Mommi – , si aggiunge la ventilata prospettiva della società aeroportuale di incrementare in modo esponenziale il traffico aereo, la preoccupazione non può che spingerci a fare appello al senso di responsabilità degli enti e istituzioni preposte alla tutela della pubblica salute. La chiesa, il campanile, la piazza, le mura, il castello, si trovano a pochissima distanza dalla pista di decollo e atterraggio e questo fa sì che il rischio antropico sia molto elevato». Da qui la richiesta di interventi capaci di armonizzare dell’attività aeroportuale con quella della tutela della salute e della sicurezza.

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