
BASTIA UMBRA Dopo il mio post sui social dell’1 novembre, in cui segnalavo l’assenza di atti amministrativi pubblicati relativi all’evento “Le giornate dell’arte”, il 5 novembre è comparsa una delibera approvata il 31 ottobre con un “atto d’indirizzo” per un’iniziativa ormai conclusa. Di solito gli “atti di indirizzo” si approvano prima che si dia corso ai preparativi dell’evento e non a poche ore dal suo inizio a meno che non si debba procedere a modificare o integrare un precedente atto.
A pochi giorni dalla manifestazione “Le giornate dell’arte – Dal contemporaneo al monumentale”, svoltasi l’1 e 2 novembre, permangono legittimi interrogativi sull’operato dell’Amministrazione comunale e sulla mancanza di trasparenza che ha accompagnato l’intero percorso amministrativo.
I contenuti di un atto amministrativo devono essere chiari, coerenti e motivati, in modo che ogni cittadino possa comprenderne il significato, le ragioni e gli effetti senza ambiguità. Invece, sembra che la redazione di atti con testi ridondanti e spesso criptici, nei quali è difficile individuare le parti essenziali previste dalla legge, sia diventata una prassi e non un’eccezione. Allo stesso modo, il perfezionamento di tali atti immediatamente a ridosso della loro attuazione ha spesso come conseguenza la pubblicazione post evento.
Un evento annunciato, ma senza atti pubblicati
L’iniziativa è stata ampiamente pubblicizzata dal Comune sin dal 21 ottobre, con post e comunicati stampa e con un catalogo ufficiale corredato da testi firmati dal Sindaco, dall’Assessore competente e da un “curatore” volontario. Tuttavia, l’atto formale che approva l’evento – la delibera di Giunta n. 293 del 31 ottobre 2025 – è stato approvato solo alla vigilia dell’inaugurazione e pubblicato il 5 novembre, quando la manifestazione era già terminata.
Nel frattempo, sono stati impiegati mezzi e personale comunali, locali pubblici e risorse dell’Ente senza alcun atto preventivo redatto dagli uffici che disponesse l’uso di risorse interne, spazi pubblici e locali comunali. Il catalogo, sembrerebbe completato il 17 ottobre da un dipendente dello staff del Sindaco, riporta lo stemma comunale e la dicitura “COMUNE DI BASTIA UMBRA”, ma non contiene i dati obbligatori (tipografia, data e luogo di stampa), né chiarisce se la stampa sia avvenuta in proprio a cura del Comune.
Le opere permanenti e il nodo delle autorizzazioni
Tra le attività dell’evento figurano anche opere dichiarate permanenti (nell’atto di indirizzo e nel catalogo) installate nei vicoli del centro storico, classificato come zona A del PRG e quindi sottoposto a vincolo paesaggistico. Sarebbe dunque opportuno sapere se sia stato acquisito il parere della Commissione comunale per la Qualità Architettonica e il Paesaggio. Se il parere non fosse stato ritenuto necessario, va chiarito se da oggi ogni cittadino proprietario di un immobile nel centro storico possa rivendicare lo stesso diritto a modificare facciate e/o sostituire infissi, definendo il proprio intervento come “opera d’arte contemporanea”, senza ottenere il parere preventivo della commissione comunale e quindi senza titolo autorizzativo.
Trasparenza a corrente alternata
Non è in discussione il valore culturale dell’iniziativa, ma il metodo con cui è stata condotta, in evidente contrasto con i principi di trasparenza e buona amministrazione. Chi governa ha certamente il diritto di proporre e organizzare eventi culturali coerenti con la propria visione politica, ma ha anche il dovere di rispettare le regole che valgono per tutti.
“L’arte non può diventare una scorciatoia amministrativa.”
Il silenzio di chi ieri gridava alla legalità
Colpisce il silenzio di coloro che, negli anni in cui sedevano all’opposizione, si ergevano a paladini della legalità e della trasparenza. “Davvero non hanno nulla da dire, oggi al governo della città, di fronte a un modo di amministrare che aggira la pubblicità degli atti e utilizza risorse pubbliche senza i necessari provvedimenti formali?”
Mi auguro che il Sindaco e il Segretario comunale vogliano rendere pubblici, se esistono, tutti gli atti, le determine e le relazioni relative all’evento, fornendo risposte puntuali sui procedimenti adottati e chiariscano i dubbi che ho sollevato, magari è tutto a posto e mi sbaglio io….
La trasparenza non è un principio a giorni alterni: è il fondamento stesso dell’amministrazione pubblica.
Bastia Umbra, 07/11/25
Francesco Fratellini
(Ex amministratore del Comune di Bastia Umbra)
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