BASTIA – Si svolgerà questa sera, alle 20.45 nella sala del consiglio comunale, il convegno voluto dal sindaco Ansideri per un’approfondita riflessione sul tema “Uso ed abuso dei giochi con premi in denaro”.
Al centro del del confronto, con esperti e studiosi della materia, ci saranno in particolare le “new slot”, le macchinette elettroniche che in alcuni casi sono diventate fonti e causa di pesanti difficoltà economiche e sociali per i diretti interessati. La prima relazione sarà quella della dottoressa Immacolata Tomay, presidente dell’Ordine degli psicologi della Regione Umbria; seguirà l’intervento del dottor Albereto Bellocchi, magistrato e presidente della Fondazione Umbra contro l’usura; quindi il dottor Riccardo Maestrelli e l’avvocato Massimiliano Pucci,rispettivamente componente il primo e presidente il secondo del Comitato dell’Associazione Assotrattenimento. Interverranno anche il sindaco Ansideri e l’assessore del Comune di Empoli Filippo Torrigiani, che illustrerà l’esperienza del Comune toscano con l’iniziativa “Città educativa”. Gli interventi e il dibattito saranno coordinati da Giuseppe Castellini, direttore de Il Giornale dell’Umbria.

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comments (6)

  • Non so sinceramente qual’è che sarà il giudizio degli esperti. Io, che esperto non sono, penso ci sia un pò di ipocrisia nel cercare di giustificare un’iniziativa che va solo a colpire i bilanci dei centri sociali.
    “Uso ed abuso dei giochi con premi in denaro”..mi sembra che data la crisi siano incrementate anche le giocate al lotto e cose simili..altri giochi con premi in denaro.dove la gente ci sputtana lo stesso un botto di soldi.E allora che fare?Impedire anche la vendita dei biglietti del lotto!?
    Se una cosa è legale lo è..che sia il lotto o le slot. Se la gente ha soldi da sputtanare, fatti loro. Sicuramente è un problema..ma anzichè togliere le slot, non sarebbe opportuno individuare le ragioni che spingono la gente ad abusare dei giochi con premi in denaro?

  • @Het Oog: Scusa, ma non ti ho preso di mira 🙂
    Il problema è che le slot sono installate nei CENTRI SOCIALI COMUNALI.
    Dovrebbero essere dei luoghi di aggregazione e di promozione sociale.
    Il fatto che ci siano dei BAR al loro interno e che questi siano affidati a dei gestori è una violazione della norma, dovrebbero essere autogestiti REALMENTE non nella sola forma.
    Chi vuol fare impresa, liberissimo di farlo, deve PAGARE LE TASSE sugli utili !!!

  • Potresti gentilmente indicarmi la norma di riferimento?..comunque, se così stanno le cose, perchè allora si fà una sorta di campagna di moralizzazione sulla pericolosità sociale delle slot e non si fa semplicemente un intervento “burocratico”?

    PS. Tranquillo, so che non mi hai preso di mira!

  • @Het Oog: In quale testo sia la norma non te lo so dire in quanto, banalmente, non me lo ricordo, ma che esista è certo, come è certo che i bar devono essere autogestiti … salvo modifiche dell’ultimo periodo …
    L’intervento di forza causerebbe sicuramente una rivolta.
    p.s.
    Perchè l’olandese ?

  • @Ramingo: Mi sono un pò informato. La delibera di giunta per la proroga delle convenzioni dichiara esplicitamente che i centri sociali “hanno gestito le strutture ed organizzato le attività così come previsto nelle convenzioni e nel rispetto di quanto stabilito dalla Legge Regionale n. 3/1997”. La legge in questione non mi sembra che ponga alcuna indicazione in merito alla presenza di bar o all’autogestione degli stessi. E tra l’altro su internet ci sono centinaia di bandi comunali per l’affidamento in gestione dei bar dei centri sociali.

    PS. Perchè l’olandese?..te l’ho messa la curiosità eh!? 😉

  • @Het Oog: Riguardo ai bandi comunali per la gestione dei bar dei centri sociali: ma chi prende in gestione, in quanto imprenditore commerciale, paga le tasse. C’è chi invece, camuffandosi da volontario, vuole la botte piena e la moglie ubriaca.

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