L’ex sindaca di Bastia rivendica trasparenza nella vicenda del nuovo PRG
«Ho sempre operato con chiarezza e trasparenza, come nel mio quinquennio»

BASTIA UMBRA – «Sì, ho richiesto agli organi preposti di appurare l’autenticità o meno dei timori e di alcune supposizioni raccolti come sindaco su fughe di informazioni o pressioni sul PRG, documento di estrema delicatezza che non traccia solo lo sviluppo urbanistico di un comune ma anche i suoi rapporti con il cittadino e ciò che si aspetta da un piano regolatore generale in termini di edificabilità, investimenti, prospettive». Così Paola Lungarotti, già prima cittadina di Bastia Umbra, dopo l’intervento di Fratellini, già vicesindaco e assessore all’urbanistico che aveva rivelato vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto dopo l’adozione del piano, a seguito di un esposto della ex sindaca Lungarotti, datato 8 settembre 2022. Lungarotti pensa di adire per vie legali. «Nell’esposto non ho indicato nessuna persona né persone ma la situazione che doveva riacquistare, per come ho sempre operato, con chiarezza e trasparenza come lo è stato il mio quinquennio – aggiunge Lungarotti -. E’ vero che ho votato il PRG parte strutturale e anche di questo non me ne pento perché allora come oggi, a seguito dell’archiviazione dell’accertamento notificato a ottobre 2024, nessun elemento ne pregiudicava l’approvazione. Lungarotti aggiunge di «aver sempre avuto nei confronti del vice sindaco massimo rispetto e considerazione, di non averlo sfiduciato nemmeno quando ha messo in crisi la giunta e la mia persona e ricordo che gli accertamenti effettuati si siano conclusi con una archiviazione. Il centrodestra ha la capacità di non sottostare alle ambiguità del potere, di dire che tutto va bene, che ci vogliamo tanto bene ma ci accoltelliamo alle spalle».

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