Oggi il Bastia ospita il Gualdo
La telefonata immaginaria fra i due tecnici
Ex compagni di squadra in biancorosso, si troveranno di fronte per la prima volta da allenatori. Dalle ricette alle randellate in allenamento ecco tutti i segreti dei due

di NICOLA AGOSTINI

Oggi si gioca Bastia-Gualdo per la quattordicesima giornata di Eccellenza. Di fronte i due tecnici Zoran Luzi e Roberto Balducci, ex bandiere del Gualdo che hanno giocato insieme con i biancorossi per due stagioni e mezzo dal 1999 al 2000 e poi nella stagione 2001-2002. Abbiamo spiato una telefonata fra i due proprio alla vigilia della partita.
LUZI: (Squillo del cellulare) “Pronto?”
BALDUCCI: “Parlo con l’ex bandiera del Gualdo?”
L: “Beh dipende dai punti di vista…”
B: “Ciao Massimo, come stai? Anche se domenica scorsa ti abbiamo battuto dammi una mano su. Dimmi di questo Bastia che domani (oggi ndr) dobbiamo assolutamente fare punti”.
L: “Poeta, sei sempre con la testa in mezzo alle nuvole eh. Cercavi Costantini”.
B: “Ma… Noo, Zoran! Scusa ho sbagliato numero”.
L: “Baldo tu mi peggiori”.
B: “Hai ragione Zorro. Scusami. Tira fuori la spada che domani (oggi ndr) sarà una battaglia”.
L: “Lo sai che quando c’è da lottare non mi tiro mai indietro, anche se fra di noi il picchiatore sei sempre stato tu”.
B: “Ancora con questa storia? Dai, non ho fatto apposta quella volta. Mi sono girato dopo aver stoppato palla e ci siamo scontrati. Pensavo di aver rotto il menisco dopo aver sbattuto contro il marmo”.
L: “Fai anche il simpatico. Con quella ginocchiata al quadricipite mi hai fatto stare fermo due mesi”.
B: “Che botta davvero”.
L: “Poi non ti ho neanche ridato una randellata in allenamento…”.
B: “No il fatto è che non ti ricordi, per te picchiare era un’abitudine”.
L: “Ma che dici, se ti ho insegnato io a calciare le punizioni…”.
B: “Hai ragione Zorro. Ti ricordi quando ci fermavamo a fine allenamento? Prima calciavi sempre in porta tu, così almeno vedevo come non avrei dovuto fare”.L: “Dimmi la verità, quella maledetta contro l’Arezzo chi te l’ha insegnata?”.
B: “Sì Zoran, la maledetta era proprio il tuo forte, vai tranquillo…”. L: “Grande Baldo. Ma sbaglio o quella volta avevi segnato una doppietta all’Arezzo?”.
B: “Ti invecchi ma ti ricordi sempre tutto eh…”.
L: “E’ vero, il tempo passa. Certo Baldo che io ho avuto la fortuna di vedere anche il tuo ultimo shampoo completo”.
B: “Hai ragione, secondo me è tutta colpa dello shampoo. Vedi infatti tu che chioma folta che hai ancora…”.
L: “Baldo, ma cucini sempre?”.
B: “Certo, soprattutto adesso che ho messo su famiglia. Tu invece?”.
L: “Sono sempre il re dei primi piatti”.
B: “Sì, per fortuna non cucinavi il sabato sera sennò, la domenica, dopo un quarto d’ora il fegato avrebbe chiesto il cambio”.
L: “Ma che dici? Ti ricordi le penne al salmone?”
B: “Devo ammettere che eri un ottimo cuoco”.
L: “E tu un cantante di lusso. De Andrè era il tuo forte. Ti ricordi quando facevamo il karaoke con Spagnolli, Sconziano e Fusco? Sembravi Fiorello… senza capelli”.
B: “Ancora? Sai che ti dico, sono contento di averti segnato quando ci siamo incontrati in Todi-Pontevecchio”.L: “Chiariamo subito come stanno le cose, ti ho fatto segnare”.
B: “Sì sì, vai sempre tranquillo”.
L: “Certo Baldo che stavamo bene lì al mulino eh”.
B: “Beh io stavo alla grande, avevo una suite, tu invece un appartamentino di 30 metri quadri. Entravi e c’era subito la camera da letto…”
L: “Ma che dici, era arredata a meraviglia. C’era tutto lo stretto indispensabile. Certo il poeta Balducci doveva per forza avere la sua reggia”.
B: “Senti Zoran, domani (oggi ndr) non fa lu matto totale che te scateno la guerra civile”.
L: Grande Baldo, adesso mi tiri fuori anche Giorgini. Certo che l’imitazione del mister ti viene sempre alla grande. Ma continui sempre a fare radio?
B: “Certo, è la mia rifinitura del venerdì. Tu invece mi hanno detto che la
rifinitura la fai a suon di tackle”. L“Baldo, ma vai a quel paese va…” B: “Ciao Zorro”.
L: “Ciao Baldo”.

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