L’assicura Pantò di “Uniti per Assisi”
ASSISI – Marco Pantò replica alla tirata d’orecchie di Annalisa Tardioli che domenica aveva stigmatizzato un commento non galante rivolto (“a titolo personale, come a titolo personale è questa risposta”, dice Pantò) dall’esponente di Uniti per Assisi nei confronti dell’onorevole Paola Binetti. “I più noti dizionari ritengono che l’espressione da me usata sia di uso comune col significato di sfrontato, quindi senza nessuna intenzione offensiva. Molto peggio è l’usare – come ha fatto nei miei confronti il candidato della lista Bartolini Gaspare Genovesi – la parola bugiardo, termine offensivo e diffamante allo stesso tempo perché inerente la sfera della morale, cioè dei comportamenti e delle relazioni”. Per Pantò, “c’è bisogno di un rinnovamento radicale della politica e dei suoi uomini, è necessario impegnarci a fondo perché verità, onestà e libertà possano realmente affermarsi nel nostro paese contro ogni forma di tirannia che in nome dell’interesse privato lede il bene pubblico. I partiti commissariati – aggiunge Pantò – sono un chiaro esempio di come sia possibile imporre dall’alto dei diktat senza curarsi della volontà degli iscritti, degli eletti e degli elettori. Mi batterò – conclude l’esponente di Uniti per Assisi, che dice di ispirarsi al motto ‘con spirito forte e cuore tenero’ coniato da Sophie Scholl, leader del gruppo Rosa Bianca, i cui componenti si opposero al nazismo e morirono decapitati – contro tutti coloro che travestiti da agnelli utilizzano la politica per perseguire esclusivamente degli interessi privati”.

Corriere_p20_30032011

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