Palio di S. Michele:preso il “furbetto”

BASTIA UMBRA – Il “furbetto” del Palio è caduto in trappola. Alcuni mesi fa il presidente dell’Ente, Marco Gnavolini, aveva rotto il silenzio, dopo le segnalazioni ricevute da molti cittadini, e messo in guardia: «Attenzione c’è chi chiede soldi in nome dell’Ente Palio, è solo una truffa perché noi non abbiamo dato mandato a nessuno per fare un’operazione del genere». La denuncia pubblica di Gnavolini non è caduta nel vuoto e così sono entrati in azione i carabinieri. Il “furbetto” se ne andava in giro ben vestito per Bastia millantando di essere un delegato dell’ente Palio di San Michele per svolgere una raccolta fondi affinché la festa tanto cara ai bastioli avesse un budget adeguato. Invece era un truffatore, identificato e denunciato dai carabinieri.

E così i militari di Bastia, con il supporto dei colleghi della compagnia di Assisi, hanno denunciato un agente di commercio per truffa aggravata.

L’indagine nasce dalla segnalazione di alcuni cittadini che, incontrando il comandante della stazione carabinieri mentre svolgeva una pattuglia a piedi durante il mercato settimanale, hanno riferito che un uomo, ben vestito e con modi gentili, aveva contattato alcuni commercianti della zone richiedendo denaro per sponsorizzare il Palio di San Michele previsto per settembre. L’uomo, un 4 tenne di Temi, come detto, millantava di essere un delegato dell’Ente Palio.. Ovviamente con tale finalità era riuscito a far breccia nel cuore di molti cittadini che avevano versato fino a 500 euro. L’agente di commercio era però sparito con il malloppo (un migliaio di euro secondo i primi calcoli effettuati dagli inquirenti) facendo perdere le proprie tracce. Ma grazie al contributo informativo di tantissimi cittadini e con una accorta attività investigativa i carabinieri sono riusciti ad identificare il truffatore che è stato denunciato alla magistratura perugina.

Ora la sfida fra i rioni Moncioveta, Portella, San Rocco e Sant’Angelo, in programma dal 19 al 30 settembre può andare in scena, senza ombre.

di LUCIO FONTANA