Questa mattina alle 10 nella sala della Pro loco di Santa Maria degli Angeli: ipotesi Borgognoni-Romoli
Nel Pdl ancora tensioni interne sulla candidatura a sindaco di Ricci
di MASSIMILIANOCAMILLETTI
ASSISI – C’è una cosa che domina il dibattito interno ai due principali partiti in vista del voto che il prossimo anno porterà al rinnovo del consiglio comunale: la confusione.
Nel Pdl la candidatura di Claudio Ricci a sindaco sembra che non abbia ottenuto il via libera dal gruppo dirigente assisano allargato ai parlamentari LucianoRossi ePietro Laffrancoe al consigliere regionale Massimo Monni nel corso dela riunione di venerdì.
Il motivo del rinvio della decisione va individuato nel fatto fatto che non c’è ancora stata, come invece era stato richiesto, una presa di distanze da parte di Ricci nei confronti del vicesindaco Giorgio Bartolini che ha già annunciato la sua candidatura a sindaco ale elezioni del prossimo anno.Ricci èstatoinvitatoa rendere pubblicamente le distanze da Bartolini entro le prossime quarantotto ore. In mancanza la candidatura di Ricci potrebbe iniziare a scricchiolare. Di certo in iquesto momento lato la spaccatura nel partito è profonda,tanto che venerdì sembra che alcuni esponenti locali abbiano minacciato di autosospendersi.
Non vanno meglio le cose nel Pd dove evidentemente la fusione tra l’anima Ds e quella Margherita non è stata ancora metabolizzata appieno dagli iscritti. Prova ne è che l’ex Dl Edo Romoli sarà afiancato, con tutta probabilità, alla guida del partito dal’ex Ds Mariano Borgognoni. Sarà il congresso degli iscritti che si aprirà questa mattina ale 10 presso la sala della Pro loco di Santa Maria degli Angeli,a pronunciarsi sul possibile ticket Romoli-Borgognoni, affiancato da duna segreteria di giovani coni quali i due più navigati politici dovranno costruire il futuro del partito.Sino a venerdì pomeriggio sembrava che l’unico candidato in campo fosse Edo Romoli. Poi nela serata di venerdì è venuta fuori la proposta di un doppio coordinatore,uno con mansioni strettamente politiche e l’altro con un ruolo più organizzativo, per evitare di andare ala conta e rendere incandescente il icongresso. La percorribilità di questa soluzione è stata l’oggetto di un incontro in programma ieri pomeriggio tra Romoli, Borgognoni e rappresentanti regionali e provinciali del Pd.
Se la maggioranza degli iscritti ratificherà la proposta da lunedì il partito si metterà al lavoro per costruire le aleanze in vista delle elezioni che sono ormai alle viste. Con un punto fermo, che l’ex sindaco Edo Romoli puntualizza con chiarezza: “Il Pd dovrà essere il cardine di qualsiasi ipotesi di aleanza democratica. Non ci faremo dettare l’agenda dagli altri partiti, né accetteremo alcun tipo di ricatto”. “Il Pd di Assisi–aggiunge
l’attuale coordinatore Simone Pettirossi – parte da una base elettorale importante, essendo stato votato anche ale ultime regionali da un elettore su tre.Deve perciò sentire tutta intera la responsabilità del suo ruolo e agire di conseguenza”. Petirossi, per favorire il percorso più unitario possibile, ha decisodi fare unpasso indietro:“Chi fa politica deve avere il coraggio e la capacità di considerarsi sempre una parte di un progetto collettivo e non eternamente indispensabile”. Insomma ad Assisi,a destra come a sinistra,il clima politico è più caldo che mai.

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