Presentazione-PROPOSTA DI DOCUMENTO DI INDIRIZZI DEL ” Partito Democratico ” IN MERITO ALLA PROBLEMATICA DELLA RICONVERSIONE URBANISTICA PER GLI INSEDIAMENTI ZOOTECNICI SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI BASTIA UMBRA
Bastia Umbra, città in crescita e con il rischio di disagio abitativo.
Una città che cresce, pur rimanendo nelle proiezioni; diventa più compatta dal punto di vista urbanistico, per razionalizzare i servizi e utilizzare meno territorio; punta sulla riqualificazione dell’esistente e sviluppa un’ulteriore attenzione all’edilizia di qualità.
Parte soprattutto da questi elementi la proposta di documento di indirizzo del Gruppo PD in Consiglio Comunale di Bastia Umbra.
Con l’obiettivo di giungere ad un accordo con la Maggioranza e all’approvazione definitiva entro la prossima settimana. Per poi avviare il lavoro tecnico sullo strumento urbanistico con la definizione del Quadro conoscitivo e del Variante Urbanistica entro il termine del mandato amministrativo.
Alcuni dei Punti salienti;
RISTRUTTURAZIONE
Tale tipologia di intervento deve rispettare tutti i parametri, in senso restrittivo, concernenti la normativa igienico – sanitaria a tutela della salute, con particolare attenzione ai progetti di abbattimento dei rumori, delle polveri ma soprattutto degli odori, nonché quello conseguente allo spargimento dei liquami sul terreno.
Prima di procedere a qualsivoglia Ristrutturazione , si dovranno approvare in Consiglio Comunale le modifiche proposte al Regolamento di Igiene, All’articolo 114, con l’aggiunta del Titolo XVI Amianto e Titolo XVII Disposizione in ordine agli impianti di produzione di energia a Biomasse, Gas derivati da processi di depurazione e Biogas.
L’insieme delle misure da mettere in atto per il soddisfacimento dei sopra citati parametri, dovrà essere certificato da apposite relazioni tecniche allegate, essendo le stesse parti integranti del progetto;
RICONVERSIONE, senza delocalizzazione
Il volume utile destinato oggi a “ stalle “, potrà essere riconvertito, anche in variante al vigente P.R.G., tenendo in considerazione che il progetto, in variante al P.R.G., si attui per tramite di un PIANO ATTUATIVO di iniziativa mista, così come previsto dalle vigente norme in materia con distinzione tra insediamenti in attività al 31/12/2008 o attualmente in esercizio e insediamenti/allevamenti ( stalle ) inattive già prima del 2008
DELOCALIZZAZIONE, con cambio d’ uso
Si dovrà consentire de localizzare, con cambio di destinazione d’uso obbligatorio.
Le nuove aree edificatorie ove ricollocare le potenzialità  inibite dalle aree di criticità, dovranno essere individuate perseguendo i seguenti principi:
  escludendo i centri storici e tutte quelle aree sottoposte a vincolo ambientale ex D.Lgs.  42 / 2004;
 interessando zone già compromesse da fenomeni di antropizzazione definiti o in atto;
 ricucendo, attraverso il disegno urbano, i margini sfrangiati dell’edificazione sorta lungo le vie di comunicazione principali;
 contenendo il più possibile il consumo del suolo;
Il sito produttivo oggetto dell’intervento acquisirà, anche in variante al P.R.G., la destinazione d’ uso di “ Area agricola di Pregio – E1 “.
Sarà opportuno consentire l’accorpamento dei volumi de localizzati, a volumi già esistenti, tenendo conto delle NTA che regolano le C/0.
Sarà opportuno consentire l’accorpamento dei volumi delocalizzati con aree degradate, alla quale l’Amministrazione, tenuto conto delle premialità previste dalle L.L. R.R. (Art. 4 e 7Bis  – Legge 11 ) e nazionali, con giusto “piano urbanistico d’ iniziativa mista “, attraverso il Consiglio comunale ne valuterà la fattibilità e la sostenibilità.
In caso di Delocalizzazione, e Riconversione andranno valutate inoltre, lo stato delle reti esistenti sia tecnologiche che infrastrutturali. A ciò che si consideri negli Extra-oneri l’adeguamento delle stesse.
Per compensazione a favore dell’ Ente pubblico, oltre gli standard pubblici, andranno riconosciti al comune extra-oneri nella misura adeguata.
Gli indici territoriali standard e tipologia Architettonica dovranno avere come riferimento per il Residenziale le aree C/0, per la tipologia Artigianale il P.I.P. del capoluogo e per il Turistico – Ricettivo le norme tecniche di attuazione,  vigenti.
Alleghiamo l’intero documento Proposto per un ulteriore approfondimento.
Distinti Saluti

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