INDAGINE LAMPO IL PRIMO COLPO LO SCORSO 18 GIUGNO A PONTE FELCINO, L’ALTRO VENERDÌ A BASTIA

La pistola era finta. Un’arma giocattolo. Ma la paura, il terrore di vedersela puntata in faccia sono stati assolutamente veri:ora, il balordo che ha usato quella pistola per assaltare due supermercati in quindici giorni e chi evidentemente ha partecipato all’elaborazione dei piani criminali sono stati individuati e bloccati a seguito di un’indagine particolarmente rapida ed efficace che ha visto lavorare fianco a fianco carabinieri e polizia.LA GENESI L’indagine parte lo scorso 18 giugno, quando all’esterno di un supermercato nella zona di Ponte Felcino una donna viene minacciata e derubata. La testimonianza della vittima è molto precisa, nonostante la paura e lo choc: un uomo, carnagione scura e pistola in mano, le intima di consegnarle la borsa e le chiavi della macchina. Dura tutto pochissimi secondi, il tempo di salire in macchina e lasciare a tutta velocità il parcheggio del supermercato. Sul posto immediato l’arrivo dei carabinieri della stazione di Ponte San Giovanni, che oltre alla testimonianza della donna e dei passanti scandagliano le telecamere di sicurezza del supermercato per individuare elementi utili all’indagine. A sorprendere, ulteriormente, il fatto che l’uomo abbia agito a volto scoperto e poco dopo mezzogiorno, dunque in un orario particolarmente affollato.IL SECONDO ASSALTO Bastia Umbra, venerdì 3 luglio: un supermercato viene preso d’assalto quando manca poco all’orario di chiusura. Il bottino
è consistente, oltre 1500 euro, e anche in questo caso si parla di un rapinatore solitario con una pistola.L’uomo, secondo quanto si apprende,si è messo in fila come fosse un cliente qualsiasi salvo poi estrarre la pistola e farsi consegnare l’incasso una volta giunto alla cassa. Millecinquecento euro, prima di scappare a piedi. Immediatamente, con i carabinieri della stazione di Bastia e i poliziotti del commissariato di Assisi al lavoro, emergono elementi di contatto con quella rapina del 18 giugno. Ed ecco che nel giro di poche ore,gli investigatori (nella partita entrano anche quelli della squadra mobile) riescono a bloccare due persone: un perugino e un napoletano. Il primo viene denunciato per rapina,mentre il secondo viene posto in stato di fermo e spedito in carcere a Capanne. Ma l’indagine potrebbe non essere finita qui.
Michele Milletti

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