Il sindaco promuove un clima di riconciliazione con gli ex-Ds Aristei e Mantovani
Restano comunque forti gli antagonismi in vista delle regionali Pronto un manifesto contro le liste civiche
BASTIA — Scambio di auguri inedito e non programmato tra i protagonisti della politica locale che, solo qualche mese fa, si contrapponevano a colpi di accuse pesantissime. Questo il segnale lanciato in piazza alla vigila di Natale, durante il mercato settimanale, tra l’attuale sindaco Francesco Lombardi, l’ex sindaco e consigliere provinciale Ds, Lazzaro Bogliari, il capogruppo della lista civica ed ex Ds Rosella Aristei e il neoforzista Massimo Mantovani. Un gesto di cordialità e di «amore», non è detto quanto sincero, con cui si vorrebbe archiviare la fase dei veleni per aprirne una del tutto nuova. Non è sfuggito a molti cittadini presenti che l’hanno interpretato come un segnale di educazione e civiltà che va oltre gli steccati della politica. La politica continuerà tuttavia a dominare anche nel 2005 gli interessi non solo pubblici. I Ds, che hanno maldigerito le liste civiche, hanno preparato un manifesto che sarà affisso nelle prossime ore per sottolineare la «truffa» ai danni degli elettori a opera dei fautori delle civiche. In primis il riferimento va a Massimo Mantovani, ex coordinatore di An, poi animatore delle liste cittadine ed ora approdato nelle file dei berlusconiani. Una progressione che i dirigenti della Quercia leggono nel segno di un trasformismo che minaccia la politica bestiola, mentre domandano a se stessi e agli elettori quale sarà il prossimo approdo dell’Aristei, che per lungo tempo è stato alla guida del loro stesso partito. Da sottolineare che oltre alle mire di Mantovani per la competizione regionale, anche i Ds dovranno sciogliere il nodo del candidato locale che potrebbe vedere la conferma di Brozzi, se non lo impedirà il partito che nega la possibilità del terzo mandato, e in questo caso entrerebbe in corsa Lazzaro Bogliari a forte rischio di perdere il seggio nel consiglio provinciale a beneficio della sua collega di Gubbio, possibile beneficiaria del ricorso al Tar.
m.s.
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