Consumo di suolo limitato all’indispensabile. Parte la fase di ascolto dei cittadini

di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA E’ in dirittura d’arrivo il nuovo Prg di Bastia Umbra dopo che il settore urbanistica ha depositato presso la segreteria generale del Comune, la proposta, completa di tutti gli allegati, di delibera del consiglio comunale per l’adozione del documento per la parte strutturale. Con la prossima adozione, inizia un percorso di condivisione con la città che, attraverso le osservazioni, potrà partecipare in maniera attiva all’iter che si concluderà con l’approvazione definitiva della prima parte del Prg a cui dovrà seguire la parte operativa che entrerà nel dettaglio del territorio. Giunge dunque a termine un percorso durato anni, partito con l’individuazione dello studio di progettazione, lo Studio Foa e Associati, il cui titolare, presidente nazionale degli Architetti, è scomparso qualche anno fa. Il lavoro sul nuovo Prg è iniziato con una fase di ascolto, dei cittadini e delle associazioni, con l’Urbanlab portato avanti dall’Architetto Castelli dello Studio Arco. “Il Prg di Bastia Umbra – spiega Francesco Fratellini, assessore all’urbanistica – è uno dei primi che sarà adottato dopo l’approvazione della legge Regionale 1 del 2015. Una circostanza che ha richiesto la riedizione di alcune parti del progetto proprio in funzione della normativa regionale, è il primo che ha visto conclusa la fase di co-pianificazione con i comuni limitrofi ed è stato scelto come progetto pilota relativo al Monitoraggio indicatori matrice Vas portato avanti con Regione, Agid e ministero per la Transizione ecologica e coinvolge solo quattro comuni in Umbria e tre regioni in Italia. Speriamo che le prossime fasi siano più veloci delle precedenti”. La proposta che il consiglio esaminerà, secondo Fratellini, “mette in pratica le indicazioni che il consiglio comunale ha approvato con il documento programmatico a suo tempo e presenta alla città il bilancio urbanistico allo stato attuale. Il rapporto tra le volumetrie autorizzate dal Prg vigente (approvato nei primi anni 2000) e quelle effettivamente attuate, sarà la base per il calcolo del ‘consumo di suolo possibile’ consentito dalla legge regionale vigente”. Quello da approvare è infatti un prg “verde”: “Come deciso dal consiglio comunale con l’approvazione del documento programmatico, il nuovo Prg, per limitare il consumo di suolo all’indispensabile, non prevede aumento di volumetrie, ma – conclude Fratellini – solo la ricollocazione, a determinate condizioni (che saranno puntualmente definite nel Prg parte operativa), di quelle già assentite dal vigente Prg, favorendo la ricucitura e il completamento dell’urbanizzato”.

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