La convenzione sul sagrato della basilica
ASSISI – Continuano i botta e risposta tra Claudio Ricci e Giorgio Bartolini e rispettivi alleati. Il sindaco, in particolare, critica “la frenesia di pubblicare sondaggi, un chiaro elemento di debolezza teso a mascherare la realtà: la coalizione che mi sostiene – dice il sindaco – è forte e coesa ed ha forti possibilità di vincere al primo turno. Alle provinciali, il Pdl ha toccato quota 40%, e anche ipotizzando una normale riduzione, sommando gli apporti degli altri Partiti della coalizione, si arriva alla conclusione che tutti possono immaginare”. Ricci si dispiace inoltre dell’uso elettorale che viene fatto del rapporto tra Comune e istituzioni religiose: il riferimento è all’assenza, nel bilancio, di fondi per la visita di papa Benedetto XVI, cui il sindaco replica ricordando la nascita della delega assessorile a “basiliche e siti religiosi”, ma anche la definizione di “convenzioni quadro che superino anche antiche controversie in merito a piazze, sagrati e gestione di spazi”. Ma proprio un punto della convenzione finisce nel mirino di Eraldo Martelli della Lega per Assisi che sostiene Bartolini: “E’ quantomeno bizzarro che il sindaco smentisca l’ipotesi di una vendita, visto che nella mozione si parla di una permuta (ossia un contratto che ha per oggetto il reciproco trasferimento di proprietà) dei beni al fine di intestare le aree del Sagrato alla Basilica Papale mentre le zone verdi/parcheggio (vicino Domus Pacis e poste in fondo al Sagrato Piazza), in proprietà al Comune”. “Nessuno vuol vendere nulla – ribadisce Ricci – nella mozione si fa esplicito riferimento al fatto che il sagrato e i giardini della Basilica di S. Maria degli Angeli rimarranno pianamente fruibili, senza alcuna barriera, per cittadini residenti e turisti”.

Corriere-2011-04-07-pag20

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