ANTONELLI.bmpE’ un folignate ripreso dai video con un tubo in mano. Caccia all’aggressore di Antonelli
QUADRO CHIARO -Digos e commissariato hanno già gli elementi Oggi l’informativa in procura
TENTATO OMICIDIO-Secondo gli investigatori il reato potrebbe essere più grave delle lesioni

BASTIA UMBRA —E’ IL PRIMO finito nella rete della polizia. Un tifoso di 46 anni del Foligno che, stando alle prove raccolte dagli agenti del commissariato e dalla Digos, ha preso parte agli scontri avvenuti domenica dopo la partita di serie D tra Bastia e Foligno, dove è rimasto gravemente ferito il 47enne Massimiliano Antonelli, anche lui di Foligno. Non si tratta però della persona che avrebbe ferito materialmente Antonelli. Gli investigatori l’hanno bloccato con l’accusa di possesso di strumenti atti ad offendere nel corso di una competizione sportiva e fermato con il cosidetto «ritardato arresto» che consente il fermo entro 48ore dai fatti, ma su elementi certi. Di certo gli agenti hanno in mano foto e video che ritraggono l’ultrà con un grosso tubo da irrigazione in mano.
Ora l’obiettivo degli investigatori è duplice: da una parte individuare l’aggressore di Antonelli, dall’altra identificare — e ci sono già molti elementi al vaglio — tutti i tifosi del Bastia e del Foligno che hanno preso parte alla rissa. Già oggi la polizia potrebbe depositare l’informativa completa in procura con il quadro della situazione. le identificazioni dei soggetti e le contestazioni. Non è escluso che all’aggressore di Antonelli venga contestato il reato di tentato omicidio invece che quello di lesioni.
QUELLO di domenica allo stadio non era stato un caso come tanti di violenza tra tifosi scoppiato in un clima di tensione. Tutt’altro, la gara si era conclusa per 1 a 0 a favore del Foligno con il Bastia andato vicinissimo al pareggio. I tifosi locali si erano raccolti nei pressi dello spogliatoio per festeggiare con un panino alla porchetta la ricorrenza dei 90 anni della società di calcio 1924. Erano presenti anche i sindaci di Bastia Stefano Ansideri e di Foligno Nando Mismetti. Dunque, un clima sereno e di autentica amicizia.
SECONDO la prima ricostruzione un gruppo di giovani tifosi bastioli si sarebbe allontanato dalla festa senza motivo e avvicinato al parcheggio di piazza Bakunin, dove stazionavano alcuni tifosi di Foligno, una ventina, pronti a riprendere la strada di casa. Tra i due gruppi sono volati insulti, sfottò ma anche spintoni e colpi di spranga. A quanto pare anche il lancio di corpi contundenti e di una pietra partita dai folignati verso i bastioli che non avrebbe colpito nessuno. Un supporter del Bastia avrebbe raccolto il sasso nei pressi della tettoia centrale dello stadio lanciandolo verso la strada dove c’erano i folignati (forse da 20 metri). La pietra ha raggiunto la testa dell’uomo di 47 anni provocando danni devastanti. L’uomo con la testa fracassata è caduto a terra in una pozza di sangue. Ne è seguito un fuggi-fuggi generale, mentre si sono arrivati poliziotti e carabinieri e l’ambulanza del 118. Fin qui la ricostruzione che sarebbe avallata da diverse testimonianze. A Bastia, oltre a non farsi una ragione dell’episodio che non ha motivazioni sostenibili e con conseguenze tanto gravi, ci si domanda perché la presenza delle forze dell’ordine fuori dello stadio fosse scarsa, di fronte ad una tifoseria numerosa come quella del Foligno.
Eri.P. e M.S.
DALL’OSPEDALE «LE CONDIZIONI SONO GRAVI»
L’uomo colpito è in coma

PERUGIA —RESTANO gravi le condizioni di Massimiliano Antonelli, ricoverato nel reparto di rianimazione da domenica notte, dopo il lungo intervento chirurgico alla testa, eseguito dai medici della Struttura complessa di neurochirurgia del Santa Maria della Misericordia.
«Come da programma, è stata eseguita una Tac cerebrale», sul paziente, rimasto gravemente ferito dopo gli scontri tra tifosi al termine della partita Bastia-Foligno. «Gli esiti della Tac sono stati esaminati questa mattina dai neurochirurghi Dr Vittoria e Castrioto», riferisce una nota dell’Azienda ospedaliera.
«E’ stato evidenziato un edema importante, nella zona del cervello danneggiato dal corpo contundente — è stato il commento del dottor Corrado Castrioto, responsabile della Neurochirurgia —, edema che continueremo assieme ai colleghi della Rianimazione a monitorare nei prossimi giorni, ripetendo gli accertamenti radiologici».
STANDO sempre alle indicazioni dei sanitari — riferisce ancora l’ufficio stampa dell’Azienda — la prognosi resta riservata e potrebbe anche slittare l’ipotesi di procedere ad un primo tentativo di verifica dei parametri vitali dell’uomo senza l’impiego dei macchinari di rianimazione, attualmente utilizzati. Al momento viene anche esclusa qualsiasi possibilità di sottoporre il paziente a domande sulle modalità dell’accaduto, per risalire agli autori del grave fatto.
VIOLENZA NEGLI STADI COS’E’ L’ARRESTO DIFFERITO

L’ARRESTO DIFFERITO, inserito nell’ambito delle misure dirette a garantire la sicurezza negli stadi, vale per i reati commessi in ambito di manifestazioni sportive, quando non sia possibile procedere immediatamente al fermo. Consente l’arresto fino a 48 ore dagli scontri.

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