Il commento della difesa: “Il gip gli ha reso giustizia. La misura cautelare originaria era troppo gravosa, per noi non è stato un tentato omicidio”

PERUGIA Il gip Lidia Brutti ieri ha accolto l’istanza di scarcerazione dalla casa circondariale di Capanne per il ventisettenne accusato di tentato omicidio
in relazione ai fatti seguiti al match Bastia-Foligno dello scorso 6 aprile. Per il bastiolo sono stati quindi disposti gli arresti domiciliari.
Soddisfatta la difesa, rappresentata dagli avvocati Delfo Berretti e Luca Maori, che solo il giorno prima aveva assistito il giovane nell’interrogatorio
durato tre ore.L’avvocato Berretti ierimattina si era recato a trovarlo. “Al giudice – ricorda il legale – avevamo richiesto la revoca di una misura da noi ritenuta troppo onerosa data anche l’incensuratezza del ragazzo, molto attaccato alla famiglia, che lavora e di cui non poteva in alcun modo essere sostenuta la pericolosità sociale,data la totale assenza di qualsiasi precedente di polizia. Avevamo esposto la nostra posizione sui ‘gravi indizi di colpevolezza’, per noi insussistenti perché sulla ricostruzione del fatto lui è stato chiaro:non sa se è stato il sasso che ha lanciato a colpire il tifoso del Foligno rimasto a terra, né, per noi, c’è stato ‘dolo’.Quanto alle esigenze cautelari -continua Berretti -, appariva non fondato il pericolo di reiterazione del reato, a tutti questi mesi di distanza e tenuto conto che da allora il ragazzo non ha più messo piede allo stadio. Per noi il gip ha reso giustizia al giovane”. Ora la difesa aspetta di discutere il ricorso al Riesame. L’obiettivo è ottenere “la riqualificazione del reato”.
Ale.Bor.

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