StefanoAnsiderifrancesco-lunghiromiziLunghi con Romizi e Ansideri

Occorre riunire tutte le forze, questa è l’unica infrastruttura adeguata che possediamo

ASSISI – «INSIEME al sindaco di Bastia Umbra, Stefano Ansideri, e a quello di Perugia, Andrea Romizi, abbiamo chiesto un incontro al Presidente della Giunta Regionale per comprendere la reale situazione e le iniziative da mettere in campo. Siamo, infatti, i comuni più direttamente interessati al futuro dell’aeroporto ‘San Francesco’».
LO DICE Antonio Lunghi, primo cittadino di Assisi che, seppur facente funzione, è intenzionato ad adoperarsi per trovare una soluzione per mantenere in vita e rilanciare lo scalo umbro, infrastruttura fondamentale per una Regione già fortemente penalizzato sul piano delle infrastrutture stradale e ferroviarie. Tutto questo all’indomani dell’incontro, organizzato in Assisi dall’associazione Futuro Umbria che, numeri alla mano (sono intervenuti Roberto Laurenzi, presidente dell’associazione, e Stefano Olmetti, consulente esperto del settore aeroportuale e volo), ha evidenziato le difficoltà della struttura, ma anche la volontà di allargare la gestione dello scalo a soggetti privati; un modo per superare gli attuali assetti e puntare a una promozione a tutto campo del prodotto turistico Umbria che abbia, nel ‘San Francesco di Assisi’ lo snodo irrinunciabile.
ANCHE PER evitare, qualora si vada alle macroregioni, che l’Umbria si ritrovi senza aeroporto rispetto ad altre realtà (Toscana, Marche) che ne sono dotate; scalo umbro che potrebbe avere un ruolo anche nell’ottica di decongestionare strutture più grandi, come quello di Roma, ad esempio. «I numeri ci danno maledettamente contro – spiega Lunghi -: il traffico di passeggeri è stato nel 2015 di 270.000 unità mente dovrebbe attestarsi sul 1.000.000 di unità per produrre un bilancio equilibrato e sostenibile. Mi sono ricordato i discorsi che ho sentito molte volte ripetere per il settore Ostetricia dell’Ospedale di Assisi e che ha portato alla chiusura del reparto con tutte le conseguenze negative che ha avuto sul nostro nosocomio».  Il Comune di Assisi, secondo il sindaco facente funzioni, è intenzionato a fare la propria parte: partecipando agli aumenti di capitale concordati, mettendo sul piatto un ‘brend’ ben spendibile, e che rappresenta uno dei fattori fondamentali per attrarre investitori.
«RITENGO che il tempo occupato per rivendicare i propri meriti ed gli altrui demeriti sia sprecato – spiega ancora Lunghi –. Occorre riunire le forze di tutta la nostra Regione, e non solo, perché l’aeroporto è l’unica infrastruttura adeguata che possediamo. Le altre vie di comunicazione hanno bisogno di investimenti e tempi di realizzazione per la nostra Regione improponibili».

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