Grido d’allarme da basket, pallavolo e ginnastica. Sotto accusa le scelte sul pallone pressostatico

BASTIA UMBRA Un grido d’allarme dalle associazioni di Bastia Umbra – Virtus Bastia, Bastia Volley e Gymnica Bastia, che in totale vantano circa 600 iscritti – perché “ormai esauste, senza
una struttura idonea che permetta di svolgere un’attività agonistica (dai 12 anni in poi) fatta di allenamenti e campionati”. Se nei giorni scorsi sulla questione degli impianti sportivi si è arrivati a un passo dallo spaccare la maggioranza con la richiesta di dimissioni dell’assessore da parte dell’opposizio – ne, ora le tre società segnalano: “Dai primi di giugno siamo arrivati a oggi ancora senza soluzione. Purtroppo è stato fatto un rilevante errore nella scelta del nuovo pallone pressostatico di San Lorenzo (in foto la costruzione) e quindi nel destinare la struttura ad attività addestrative-ricreative polivalenti indoor /outdoor con pavimentazione certificata a tale destinazione d’uso, ma assolutamente inadeguata per l’attività sportiva e pericolosa per l’incolumità fisica”. Come spiega Fabio Coraggi, presidente del Bastia volley in una propria nota, “non vogliamo farne una questione politica ma troviamo incredibile essere costretti ad andare a giocare a Torgiano, Cannara, Pierantonio solo perché chi ci governa non è capace di risolvere i problemi creati. Tra poco inizieranno i campionati e non abbiamo una struttura omologabile dalla Federazione: senza soluzioni saremo costretti a ritirare le squadre dai campionati”.
F. P

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