Tra rappresentanti dell’amministrazione e degli operatori del settore
L’incontro si terrà a porte chiuse

BASTIA UMBRA (al.ga.) – Questa sera, alle ore 21,riunione a porte chiuse tra amministrazione comunale e allevatori suinicoli del territorio comunale.
Francesco Fratellini, assessore all’ambiente del Comune di Bastia Umbra, spiega che “l’assemblea è convocata per discutere di come le esigenze della cittadinanza e quelle degli allevatori si possono incontrare, nel rispetto delle norme. Parliamo di ambiente,quindi, come anche di sviluppo economico e urbanistica, dal momento che una delle possibilità di cui discutere consiste anche nell’eventualità di convertire le stalle dismesse a altro utilizzo. Le conclusioni di questo ragionamento che ci accingiamo a condividere sono tutte da trarre”. La Coldiretti Perugia aveva commentato così l’iniziativa del governo di Bastia Umbra: “L’annuncio della presentazione di un progetto per far chiudere le stalle sul territorio di Bastia Umbra, se trovasse una reale conferma nei fatti, avrebbe a dir poco dello stupefacente. È fuori dubbio che la politica debba dare risposte ai cittadini, ma senza perdere di vista il fatto che anche gli allevatori lo sono; soprattutto è dovere di un governo tenere in considerazione le esigenze dei tanti allevatori onesti che portano sul territorio ricchezza e sviluppo economico. Venendo a sapere della riunione di questa sera dai giornali i proprietari delle stalle hanno provato amarezza nell’apprendere del proprio futuro dai giornali e si sono irritati nel constatare che altri stanno decidendo le sorti delle loro imprese, lasciando intendere che queste siano già destinate a intraprendere un percorso che le porterebbe verso rassicuranti alternative d’uso. Il settore agricolo merita rispetto, perché, anche attraverso gli allevamenti, continua a esercitare quella fondamentale opera di collante che tiene unito il territorio e spendibile il paesaggio”.

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comments (6)

  • Siamo lontani dai tempi in cui i politici come Ludovico Maschiella presentavano l’attivita zootecnica come un fiore all’occhiello della economia regionale e del territorio!
    Motivo per cui e’ stata creato Il Centro Fiere e AGRIUMBRIA sua manifestazione piu’ significativa che fa del rilancio della zootecnia la sua attivita’ principale!
    Come si puo’ pensare di chiudere delle aziende in un momento di crisi economica quale stiamo attraversando?
    I politici debbono trovare delle soluzioni ecocompatibili che permettano alla gente di lavorare.Come si puo’ pensare di chiudere delle attivita’ economiche cosi d’amble’ senza pensare che per quelle famiglie le aziende rappresentano il proprio lavoro, l’espressione del Diritto al Lavoro.!!!!

  • al nord esistono allevamenti a norma, che non inquinano e che attraverso sistemi particolari non creano puzze, i nostri allevamenti sono lontani anni da quelle strutture.
    o gli allevamenti di Bastia (27 kmq) diventano come quelli oppure chiudeteli.

  • Giusto Signora Tiziana,
    se si chiudono gli allevamenti pensi anche a cosa faranno i nostri cari veterinari?

  • Spostare le stalle lontano dai centri abitati, come ad esempio nelle colline dove non ci sono abitazioni, di solito gli odori (in questo caso, puzza) salgono ed inoltre c’è più vento che aiuta a disperdere il prodotto aeriforme. Per i liquami creare una struttura funzionante e controllata (speriamo). Le stalle in questione dovrebbero avere tutti i canoni richiamati da “cittadino” nel suo intervento.

  • @Mario: Ma mettetevi d’accordo, perchè i cittadini racolgono firme per chiudere, voi invece volete mantenere la zootecnia e il lavoro. Comunque c’è da dire che per le aziende che chiudono ci sono degli incentivi in denaro (quindi nessuno farà la fame)e inoltre per mantenere gli allevamenti aperti, occorre che gli stessi si modernizzino, con sistemi di smaltimento reflui e sistemi “anti puzza” come le ditte del nord … e non a spese dei contribuenti…

  • @tiziana pagliacci: cara signora Lodovico Maschiella – non Ludovico- se oggi fosse ancora vivo si indignerebbe del disastro ambientale che è stato fatto dagli allevatori che lui ha tanto sostenuto. @cittadino: c’è così tanto da fare a Bastia sul versante del sociale che non si immagina neanche quanto. PER LA CRONACA i cittadini si sono sempre lamentati ma invano. Solo chi c’è in mezzo sà quante petizioni, telefonate all’artpa, alla usl e quante multe hanno preso questi allevatori nel corso degli anni!!! solo ora che ne parlano i media quelli che la puzza non la sentono si rendono conto di quello che stà succedendo. Andate a vedere al nord italia “autostrada uscita Faenza” passando si vede una cosa che all’inizio non si sà cosa sia, poi si capisce che è un allevamento di bestiame. Pulizia, pannelli solari, finestre chiuse, aria condizionata e lontano dai centri abitati. Salviamo il nostro ambiente e cerchiamo tutti di ragionare con la nostra testa.

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