Dopo l’incontro tra amministrazione comunale e ditte appaltatrici
BASTIA — Ormai è certo che i lavori dello svincolo non potranno essere conclusi entro il 2004. Il cantiere, aperto da oltre tre anni, è sempre lì a testimoniare l’impegno a risolvere un serio problema di viabilità, ma rimane ancora un’intenzione. Neanche l’incontro tra il Comune e le imprese costruttrici della nuova viabilità che interessa la frazione di Ospedalicchio sembra dare indicazioni certe. Martedì scorso il sindaco Francesco Lombardi e l’assessore ai lavori pubblici Antonio Criscuolo hanno incontrato i rappresentanti delle due società incaricate del lavori sia per lo svincolo della frazione sulla superstrada 75 Centrale umbra, sia per il nuovo collegamento con l’aeroporto di Sant’Egidio. Le due società erano rappresentate da Fabio Guarino (Sogemi Ingegneria), Francesco Paeselli e il capocantiere Danilo Blasi (Seas Spa), che, fa sapere il Comune «hanno illustrato la cronistoria dei lavori fornendo indicazioni sui tempi e la programmazione per l’ultimazione dell’opera. Anas e Comune hanno insistito sulla rapidità nell’esecuzione dei lavori, impegnandosi, per quanto di loro competenza, a prodigarsi per agevolare, dal punto di vista amministrativo, i lavori in corso». Fin qui il comunicato che anziché tranquillizzare fa sorgere altri dubbi sull’effettiva rapidità dei lavori. Proprio ad agosto, nel periodo di interregno feriale, il vicesindaco Giorgio Antonini contattato dall’Anas formalizzò il nulla osta del Comune a deviare il traffico della 75 su una bretella laterale per la realizzazione degli scavi sull’arteria principale. Si doveva cominciare a settembre con la prospettiva di chiudere tutto a dicembre. Nulla di quegli impegni ha trovato concreta applicazione.
Questa vicenda sembra destinata a diventare un caso che ha stancato in particolare i residenti di Ospedalicchio, ai quali la soluzione del problema svincolo è stata prospettata già dagli inizi degli anni Ottanta. Non è il solito spirito campanilistico o provinciale ad animare la polemica, quanto la legittima aspirazione di questi cittadini ad avere uno svincolo, come tutte le località attraversate dalla 75, ed in tempi ragionevoli in maniera da sanare la ferita inferta ad Ospedalicchio che, da oltre 5 anni, vive divisa in due: a nord il centro abitato e a sud, separata dalla barriera stradale, la zona industriale.
m.s
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