BASTIA — Una Pasqua «alta», che coincide con l’inizio di primavera, avrebbe dovuto portare solo novità climatiche. Per molti bastioli, però, la sorpresa vera di questi giorni della Settimana Santa non è tanto il caratteristico uovo di cioccolata, ma la bolletta di «Umbra Acque». Si tratta del conto a saldo di nove mesi di consumi idrici che ha sorpreso non pochi cittadini e famiglie. Il prezzo dell’acqua è infatti aumentato, anche in maniera sensibile, tanto da non passare inosservato. Un evento che un anno fa era stato annunciato dall’amministrazione del sindaco Bogliari, quando il Comune aderì all’Ato passando dal vecchio gestore (Cesap) al nuovo (Umbra Acque Spa). Interrogando l’ufficio locale della società di gestione ben poco si riesce a sapere sull’entità dell’aumento, che è certo per quanto riguarda la quota fissa passata a 21 euro per bolletta trimestrale; mentre le tariffe di consumo (secondo l’ufficio) sarebbero invariate. La media della tariffa complessiva a metro cubo per una famiglia tipo è passata da un euro della vecchia tariffazione ad almeno un euro e mezzo; 50 centesimi, pari a mille delle vecchie lire, che non sono poca cosa per le famiglie bastiole già gravate da altri tributi locali (come l’addizionale Irpef) e da nuovi annunciati (come l’aumento del 10% della tassa rifiuti). Una situazione sulla quale interrogarsi, che non riguarda fasce marginali della popolazione, ma investe la generalità delle famiglie che dell’acqua non possono fare a meno. «Umbra Acque» con la bolletta di conguaglio dei consumi ha inviato anche una tabella illustrativa contenente gli importi delle quote fisse e dei nuovi prezzi collegati alle fasce di consumo.
m.s.
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