LA NOVITA’ Progetto da 15 milioni di euro 
 
 BASTIA — Nato venticinque anni fa, grazie al Fio (Fondi investimento occupazione), il centro fieristico regionale è già vecchio, meglio «obsoleto», come l’hanno definito gli amministratori di UmbriaFiere Spa. Per questo è stato presentato un nuovo progetto in grado di affrontare le sfide del mondo globale. E’ quanto annunciato ieri mattina dal presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari, affiancato dal vicepresidente Antonio Giorgetti della Confcommercio e Valter Trivellizzi, consigliere di amministrazione della Spa UmbriaFiere e presidente della Cia umbra. Il piano di ammodernamento delle attuali strutture, finanziato con 4 milioni di euro da Regione e Comune di Bastia va avanti, ma il progetto appena presentato è un’altra cosa. Prevede la completa trasformazione del centro esistente, per farlo diventare una struttura non solo fieristica, ma capace di ospitare le grandi manifestazioni, anche spettacoli e rispondere alla domanda di turismo congressuale. «Non si può rispondere alle esigenze del terzo millennio con soluzioni che andavano bene negli anni Ottanta — ha detto il presidente Bogliari —. Occorre investire per essere competitivi, al passo con i tempi e con le altre strutture analoghe presenti in Italia». Per questo sono previsti investimenti di 15 milioni di euro, di cui 4 in una prima fase da realizzare entro il 2007. «Tra due anni infatti — ha ricordato Bogliari — UmbriaFiere ospiterà un congresso internazionale con 4.500 scienziati. Dovremo essere pronti con un nuovo centro e una nuova immagine».
«Andando all’estero — ha detto Trivellizzi — mi sono sentito frustrato nel vedere strutture moderne, molto più avanzate della nostra». Giorgetti, invece, ha messo l’accento sulla necessità che ad investire siano le istituzioni, ma anche i privati, per fare del centro di Bastia un vero centro dell’«eccellenza umbra». Dei 15 milioni previsti, 4 dovrebbero essere apprestati dal pubblico e successivamente gli altri 11 dai privati. Il progetto è dell’architetto Gianni Ranaulo, capofila della Light Architecture, che prevede l’eliminazione delle attuali pensiline da trasferire nell’area ad ovest con stand coperti al posto del «ring» e del ristorante. Al centro dell’area verrebbe realizzato un «lungo edificio sospeso su pilotis che taglia da nord a sud l’area della fiera». Un elemento qualificante è il verde da realizzare con giardini pensili sulle strutture esistenti e quelle nuove. I tre grandi padiglioni esistenti sarebbero mantenuti e migliorati, mentre al posto del mattatoio comunale da abbattere sorgerebbero strutture di servizio.
m.s.

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