Per dare il via agli accertamenti di legge sulla morte di Pelagatti la procura ha dovuto aprire un fascicolo contro ignoti per omicidio

di Flavia Pagliochini e Sara Minciaroni

ASSISI – La procura di Perugia ha aperto un fascicolo per omicidio contro ignoti sulla morte di Domenico Pelagatti, l’imprenditore di Bastia Umbra trovato riverso in un tombino nella serata di giovedì in via Pallareto, nella zona del percorso verde tra Assisi e Santa Maria degli Angeli.Un atto dovuto, così lo definiscono gli inquirenti, un passaggio tecnico necessario per svolgere tutti gli accertamenti, anche alla luce dei punti poco chiari, come ha spiegato l’avvocato della famiglia,Giuseppe Berellini, che ieri ha effettuato un sopralluogo nella zona insieme al proprio team di esperti, del quale fa parte anche l’investigatore privato Fabrizio Tiberi. Intanto il dato di fatto che il pozzetto in cui l’imprenditore è stato trovato è a imbuto, cosa che renderebbe difficile in maniera accidentale entrare in profondità; poi la posizione, definita “innaturale” dalle stesse forze dell’ordine, in cui l’imprenditore è stato trovato, pare con le mani dietro la schiena. Fatto questo che, se confermato, smentirebbe l’ipotesi finora più accreditata e cioè che Pelagatti si sia infilato nel tombino per riprendere il cellulare, scivolatogli di mano durante la passeggiata con il cane. Il passo decisivo sarà comunque rappresentato dalle risposte che arriveranno dall’autopsia, in aggiunta a quanto già emerso dalle prime ispezioni cadaveriche effettuate giovedì notte sul posto e venerdì mattina nella sala settoria dell’ospedale. L’incarico è stato conferito ieri mattina dal magistrato Valentina Manuali al medico legale Gualtiero Gualtieri, che effettuerà l’esame nella giornata di oggi. A questo passaggio (che presumibilmente prevederà pure esami radiografici e tossicologici) assisterà anche Sergio Scalise Pantuso, consulente medico nominato dalla moglie e dal figlio di Pelagatti. Intanto si tenta di ricostruire le ultime ore di vita della vittima, i suoi ultimi contatti e gli spostamenti.Tutte le ipotesi restano comunque in campo: sul fatto indagano i carabinieri della compagnia di Assisi e del reparto operativo di Perugia, che oltre a sentire amici e parenti stanno indagando sul traffico telefonico della vittima attraverso l’esame del cellulare recuperato nel pozzetto.L’obiettivo è quello di definire con esattezza tutto ciò che è successo giovedì sera in via Pallareto, ai piedi della basilica di San Francesco, dove Domenico Pelagatti era andato a camminare con il proprio cane, rivelatosi poi determinante per il ritrovamento del corpo dell’uomo.

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