BASTIA UMBRA – Promuovere l’inclusione sociale e l’integrazione culturale di persone con diverse abilità e appartenenti a diverse culture. E’ questo il nobile obiettivo del progetto “Danze senza frontiere”, un corso di danze popolari internazionali realizzato con il sostegno del Comune di Bastia Umbra e l’organizzazione curata da tre associazioni: “Pegaso” (polisportiva disabili Bastia), “Uvisp” (Unione volontariato internazionale per lo sviluppo e la pace), “La Zattera” (associazione promozione sociale sostegno alla famiglia). Desta particolare interesse questa iniziativa che ha preso il via recentemente riscuotendo subito grande successo. Si vuole capire, conoscere l’altro che ora è anche il nostro vicino di casa. Partecipano persone di tutte le età, stranieri, disabili e anziani parzialmente autosufficienti. Si cerca in sostanza di offrire una significativa occasione di divertimento e socializzazione, favorendo la partecipazione dei soggetti svantaggiati attraverso l’adesione gratuita ai corsi stessi. Molta attenzione è rivolta al tema dell’integrazione culturale delle comunità straniere presenti ormai stabilmente nel territorio bastiolo, ben sapendo che solo grazie alla conoscenza si può superare la diffidenza. Ben 958 (di cui 193 i minori) sono gli immigrati che vivono attualmente, non senza problemi di varia natura, sul territorio comunale. Anche altre categorie di persone evidenziano una condizione di disagio: i disabili e gli anziani (3.447, vale a dire il 17,7% della popolazione, quelli che hanno superato i 65 anni). Le lezioni del corso di danze popolari internazionali – a cui tutti e in qualsiasi momento possono accedere – si svolgono il martedì dalle 20.30 alle 22.30 e il venerdì dalle 16.30 alle 18.30. Sabato 5 marzo sarà proposta “Merendanza”, la merenda più la danza. Dalle ore 16 in poi, quindi, tutti al centro sociale San Bartolo a Bastiola per conoscere e provare danze di tutto il mondo insieme ai ballerini de “Il cerchio dell’amicizia” e con la guida gentile di Maurizio in arte “Millebaci”. Naturalmente, l’ingresso è libero. 

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