Il tema al centro di Expo Emergenze che ieri ha aperto i battenti. Prosperi (Epta): “Fiera dalle molte sfaccettature”

BASTIA UMBRA “Non è una fiera destinata solo al business, aspetto che resta più marcato in altre manifestazioni.Questa è di altissima qualità e viaggia a 360 gradi perché ha numerose sfaccettature”. Ecco la presentazione di Expo Emergenze da parte del presidente di Epta,Roberto Prosperi, che parla anche di “evento biennale più grande del Centro Italia”.L’inaugurazione si è svolta ieri di prima mattina. Si sono aperte al pubblico le porte dei tre padiglioni da 15mila metri quadri (più 10mila metri quadri di spazi espositivi esterni), così come della parte convegnistica, inaugurata dall’evento organizzato dalla Regione sul tema della protezione civile.Al taglio del nostro era presente il sindaco di Bastia Umbra, Stefano Ansideri, che ha salutato con favore l’avvio della rassegna, “importante perché mette insieme tutti i soggetti che devono intervenire in caso di emergenza. Purtroppo sappiamo quanti danni essa ci costi in termini economici e anche di vite umane. Quindi conviene essere pronti e l’incontro tra gli esperti del settore non
può che giovare”.Rispetto alla presenza della Regione, così Diego Zurli,coordinatore ambito Territorio Infrastrutture Mobilita’ della Regione: “Abbiamo una tradizione consolidata nel settore della protezione civile dove sono stati fatti investimenti importanti. Basta pensare alla sede di Foligno e all’impegno su molte emergenze nazionali e internazionali, dall’Abruzzo a Haiti.Era doveroso concorrere a organizzare questo evento”.Tra gli incontri promossi dalla Regione, oggi c’è una tavola rotonda “di livello internazionale”dedicata ai centri funzionali (ore 9-18, sala Europa). “Sarà un modo per fare un bilancio su quanto fatto a dieci anni dall’istituzione del sistema di allertamento per il rischio di frane e alluvioni”, dice Nicola Berni, responsabile sezione Centro funzionale della Regione,affiancato da Sandro Costantini, dirigente Servizio protezione civile regionale. Una giornata di lavoro che vuole mettere insieme componenti locali e nazionali per “fare il punto su ciò che funziona e sulle criticità residue,specie in relazione al collegamento della fase di allerta con quelle operativa e dell’informazione al cittadino”.Sabato, invece, è prevista la presentazione del Piano coordinato di prevenzione multirischio adottato di recente dall’esecutivo regionale, con una prima fase di concertazione con i soggetti interessati. Il documento rappresenta “il primo passo del percorso intrapreso dopo la legge 100 di riordino della protezione civile”.Tra i partecipanti all’inaugurazione, il comandante regionale della guardiadi finanza, il generale Cristiano Zaccagnini. Le fiamme gialle, infatti, sono presenti con un loro stand che “mette in evidenza un’attività svolta in concorso con altre forze di polizia,protezione civile e Cai”, anche con l’ausilio di reparti specifici, in particolare il Soccorso Alpino della guardia di finanza (16 stazioni dislocate sulla linea delle Alpi).Un particolare: proprio in Umbria, a Castiglione del Lago, si istruiscono i cani anti-valanga. Oggi in prima linea anche i vigili del fuoco: oltre allo stand nel padiglione 7, organizzano il seminario“ Innovazione tecnologica per la gestione efficace del soccorso nell’emergenza sismica” (ore 15.30-19) con l’Università degli Studi Sapienza di Roma,di Venezia e di Perugia. E’ inoltre prevista un’esercitazione Saf all’interno dei padiglioni nell’ambito delle attività connesse al seminario sui “Lavori in quota”, e all’esterno,nello spazio antistante il padiglione di ingresso, con le manovre previste dai programmi di addestramento.

AleBor

L’intervento
Marini: “In materia di protezione civile no all’esclusiva competenza statale”

BASTIA UMBRA “L’esclusiva competenza statale in materia di protezione civile è un modello che non funziona”.Ad affermarlo, ierimattina, è stata la governatrice dell’Umbria Catiuscia Marini in occasione del convegno di apertura di Expo Emergenze, promosso dalla Regione per valutare gli effetti della riforma della protezione civile,a seguito della legge 100 del 2012, e riflettere sull’ipotesi di un nuovo modello condiviso per la gestione delle emergenze e le ricostruzioni post-sisma. Al convegno sono intervenuti anche il professore della facoltà di Giurisprudenza dell’ateneo perugino Antonio Bartolini, il prefetto di Perugia Antonio Reppucci, il sindaco di Perugia e delegato Anci Wladimiro Boccali e il capo dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli.“Nel ridisegnare le competenze tra Regioni e Stato – ha sottolineato la presidente – sarebbe sbagliato affidare a quest’ultimo l’esclusività della competenza in materia tornando indietro di decenni”. Oltre al primato del modello cooperativo, indispensabile per far fronte alle emergenze garantendo la massima efficienza nelle peculiarità di ciascun territorio, i relatori hanno messo in luce l’importanza del coinvolgimento delle associazioni e del volontariato nelle situazioni di emergenza. Imprescindibile è sensibilizzare la popolazione,poiché, per dirla con Reppucci, “la protezione civile è fatta da tutti”. Nel corso della mattinata, in uno dei padiglioni, la Regione ha anche presentato i primi risultati ad un anno dall’entrata in vigore della piattaforma Sinpol, sistema informatico che permette l’invio telematico della notifica preliminare da parte di chiunque apra un cantiere, in base a quanto previsto dal Testo per la sicurezza. Fino ad oggi monitorati 8.341 cantieri sparsi sul territorio umbro, rendendone pubblici i dati principali attraverso il sito regionale, mentre gli utenti registrati sul sistema sono circa 6.700, per quasi 14.500 documenti di notifica inviati.
Sara Caponi

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