Catiuscia Marini ai Vescovi: ‘Antico legame con la Chiesa’  HANNO RIBADITO l’intenzione di marciare, verso il «bene comune», distinti, ma non distanti. I vescovi della Chiesa umbra e la Regione (rappresentata dalla presidente Catiuscia Marini), hanno rilanciato, dalla sale del Seminario di Assisi, il patto del reciproco ascolto e della possibile azione sinergica. Una riunione caratterizzata da sorrisi, strette di mano e perfino parecchi abbracci. Lei, accolta dai Presuli con calorosa affettuosità e poi invitata a consumare un «pasto francescano». Quasi tre ore assieme per valutare (all’inizio davanti alle telecamere, poi a porte chiuse) le possibili tappe di un cammino che, d’intesa, hanno auspicato non divergente. Fra le pieghe del linguaggio ufficiale si sono infilati anche messaggi più o meno subliminali, destinati, cioè, a chi ha orecchie per intendere. Così monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Conferenza episcopale, non ha trascurato di rammentare alla naturale interprete del laicismo che «nella storia dell’Umbria ci sono secoli di storia con la Chiesa». D’altro canto la Marini, nel rimarcare che la sua presenza in quel particolare consesso «è un onere istituzionale e, al contempo un onore», non ha esitato a riconoscere che «la coesione sociale dei territori umbri non prescinde dai valori dei quali la Chiesa è portatrice». La fusione dei reciproci intenti è emersa anche al momento dello scambio dei doni: i Vescovi hanno consegnato alla Governatrice una grande icona che riproduce due colossi umbri della fede (San Francesco e San Benedetto); lei ha replicato con un bassorilievo in ceramica (di Gualdo Tadino) raffigurante la Madonna col bambino. Sapida la riflessione di Catiuscia: «Faccio notare che la mia scatola è blu, mentre quella dei Vescovi è… rossa». Ha scandito monsignor Paglia: «Desideriamo, anzi, siamo decisi a offrire il nostro contributo per garantire la migliore evoluzione di questa nostra terra». L’ha assecondato la Marini: «Saranno indispensabili momenti di confronto per individuare percorsi possibili e per realizzare, in certi ambiti, le auspicate collaborazioni. Parecchi obiettivi cerchiamoli insieme. Vi consideriamo al nostro fianco nell’indicazione dei comportamenti valoriali». Insomma, l’avvio di un cammino che potrebbe rivelarsi sorprendente.
Gianfranco Ricci  
 
 Nazione-2010-10-12-Pag19

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